Oggi, 1 novembre, si celebra il World Vegan Day, una giornata dedicata a promuovere lo stile di vita vegan, caratterizzato dalla scelta di non consumare o utilizzare prodotti di origine animale. Questa giornata è stata istituita nel 1994, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione della Vegan Society britannica, la prima associazione vegana al mondo.
World Vegan Day: attiviste e attivisti in piazza
In occasione di questa giornata, attivisti ed attiviste di “Essere Animali “ si sono mobilitati per sensibilizzare la popolazione sulle implicazioni positive della scelta vegan per gli animali, la salute e l’ambiente, attraverso manifestazioni a Milano e Bologna.
Adottare uno stile vegano per 1 giorno farebbe risparmiare di 22 milioni di tonnellate di anidride carbonica
In Italia, secondo il Rapporto Italia di Eurispes pubblicato a gennaio 2023, il 2,4% della popolazione ha scelto il veganismo, e l’interesse per questa scelta continua a crescere grazie ai benefici che comporta per gli animali, la salute e l’ambiente. Calcoli effettuati da Essere Animali, basati su stime dell’IPCC e Our World in Data, indicano che se l’intera popolazione mondiale scegliesse di adottare uno stile di vita vegan per un solo giorno, si otterrebbe un risparmio di 22 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2), superiore alle emissioni annuali dell’intero paese della Bolivia.
Secondo i dati di Water Footprint, ciò comporterebbe anche un risparmio di 6,5 miliardi di metri cubi d’acqua, pari a quanto serve per riempire 2.600 piscine olimpioniche. Inoltre, è importante sottolineare che, secondo Animal Charity Evaluators, questa scelta impedirebbe la morte di oltre 245 milioni di animali terrestri e di oltre 2 miliardi di animali marini, compresi i pesci.
Brenda Ferretti, manager di “Essere Animali”: «Essere vegani è una necessità per proteggere il Pianeta»
«Il World Vegan Day – racconta Brenda Ferretti, campaigns manager di “Essere Animali” – celebra una scelta che, oltre a rappresentare rispetto per tutti gli animali, indipendentemente dalla loro specie, è cruciale nel contesto dell’urgente necessità di proteggere il nostro Pianeta. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato il collegamento tra la crisi climatica e la produzione intensiva di carne, e senza un impegno serio e strutturale, non potremo rendere il nostro sistema alimentare veramente sostenibile. Abbiamo bisogno che le istituzioni si impegnino a promuovere una produzione alimentare che non comporti la sofferenza di miliardi di animali ogni anno, non metta a rischio la salute pubblica e non abbia un impatto così massiccio sull’ambiente».
