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27. 07. 2024 06:52

Arte open-air, dove ammirare opere e bellezze a cielo aperto

Maxi-murales, opere vegetali green friendly e bellezze a cielo aperto. La meraviglia è di tutti e per tutti

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PARKlife, la nuova arte contemporanea

Come la street-art cambia i luoghi di lavoro per dipendenti e visitatori

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Veri e propri musei a cielo aperto. Prologis, leader del settore immobiliare logistico, ha cambiato paradigma unendo lavoro, arte e tempo libero, grazie a un nuovo modo di fruire delle bellezze artistiche sia durante visite organizzate ad hoc sia per i dipendenti in orario lavorativo.

Partendo dal Prologis Park di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, l’azienda ha creato la prima grande galleria d’arte all’aperto mai realizzata in un parco logistico. Un piano di sviluppo chiamato PARKlife che racchiude il progetto artistico affidato al direttore creativo Enrico Sironi HEMO che ha chiamato a raccolta street-artist di fama mondiale. Etnik, Font, Hitnes, Made, Macs, Sea Creative, Joys e Vesod hanno colorato con maxi murales circa 44mila metri quadrati, tra i sette fabbricati esistenti del parco e i serbatoi d’acqua.

Lodi è stato solo il primo di una serie di altri interventi nei parchi logistici Prologis in Italia e nel mondo. Pochi giorni fa sono state commissionate undici nuove opere di arte urbana, presso l’Interporto di Bologna, agli artisti Giorgio Bartocci, SteReal, Luca Font, Mr.Thoms, Caktus & Maria, Gio Pistone, Charis, Ale Senso, Nulo, Kiki Skipi, Hemo che si uniranno alle quattro già presenti. Le aperture dei parchi sono periodiche e si tengono nei weekend: è possibile prenotare una visita guidata gratuita a questo link: https://www.eventbrite.it/o/prologis-italia-46792580163.

 

 

Sculture vegetali alla Venaria Reale

Al via il primo festival di Green Art nei giardini della Reggia

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Debutta il 12 maggio Venaria Green Art!, omaggio alla natura e ai Giardini della Reggia di Venaria Reale alle porte di Torino, che hanno ospitato nel corso degli anni installazioni di artisti di fama internazionale. Le opere di dieci artisti internazionali esalteranno il rapporto tra arte contemporanea e magnificenza del giardino.

Rodolfo Casati, Erika Inger, Marco Nones, Ars Rulais, Rumen Dimitrov, Tim Norris, Rodolfo Liprandi, Berit Skjøttgaard Laursen e Roy F. Staab presentano le loro opere site-specific, che raccontano il cuore della forma della natura nel giardino storico. Un’opera di valorizzazione paesaggistica capace di esaltarne linee, caratteri e forme, partendo da elementi naturali ormai disseccati conferendo loro una nuova anima.

Inoltre, arricchisce e completa il progetto site-specific Sinergie Esapodi nei Giardini della Reggia di Venaria, La Mantide, nuova opera dell’artista torinese Hilario Isola, nel Parco Alto che si aggiunge alle opere Palpares libelluloide e Ape regina. Le tre opere sono incentrate sul ruolo svolto nella lotta biologica integrata da parte di alcuni insetti con sei zampette che collaborano all’equilibrio e al mantenimento dell’agroecosistema aumentandone la biodiversità (lavenaria.it).

 

 

A Parma, trekking urbano in stile Liberty

Tour con il naso insù fra i capolavori dell’Art Nouveau nella città ducale

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Parma possiede un patrimonio storico e architettonico incredibile: città medievale, rinascimentale, ducale e della musica. Ma anche del Liberty, o Art Nouveau, che si affermò in Italia agli inizi del Novecento: una Parma inedita da ammirare passeggiando fra piazze, borghi e viali. Il viaggio nel Liberty parmigiano inizia alle spalle del Duomo e del Battistero si affaccia il Residence Liberty, già Mobilificio Guastalla, progettato da Giorgio Alessi Canosio nel 1907. Pochi passi e sempre a firma dello stesso progettista, proseguendo verso via Cavour, si incontra il Palazzo della Riserva dove nell’ingresso principale l’arte floreale è inconfondibile nelle decorazioni di Riccardo Del Prato. Ed è una sorpresa il vicino Palazzo delle Poste Centrali: costruito nel 1905 dall’architetto Moderanno Chiavelli, puro stile Liberty dalla facciata agli interni.

Attraversando Piazzale della Pace dove domina il grande Complesso Monumentale della Pilotta, lo sguardo si sofferma sull’Ara del monumento dedicato a Giuseppe Verdi, realizzato nei primi del Novecento, opera di Ettore Ximenes e che faceva parte di un più ampio complesso, danneggiato durate la Seconda Guerra Mondiale. Attraversando il Ponte si incontrano le facciate di Case Bormioli, realizzate nel 1905 su progetto dell’architetto Alfredo Provinciali. Proseguendo, in viale Rustici uno degli esempi più importanti di Art Nouveau a Parma: il Villino Bonazzi che, con le sue splendide decorazioni e motivi floreali sulla facciata, nelle porte e sui balconi, lascia incantati. Progettato nel 1911 dall’architetto Mario Stocchi Monti, il Liberty sembra prendere vita in tutte le sue forme eclettiche, dall’ingresso alla torretta e al corpo quadrangolare con le margherite dipinte, e con un ventaglio di decorazioni di altissimo pregio (parmawelcome.it).

In breve

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