Primavera in Valchiavenna: l’angolo di Lombardia per un weekend tra natura e romanticismo

valchiavenna
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La neve lascia spazio ai fiori, le temperature più miti e le giornate più lunghe invogliano a concedersi una vacanza rigenerante lontani dalla frenesia delle città, approfittando delle numerose festività tra aprile e maggio: colori, profumi e nuove sensazioni si sprigionano nei territori della Valchiavenna e di Madesimo, creando un magnifico scenario per vivere avventure a contatto con la natura.

La Valchiavenna è considerata una vera e propria palestra a cielo aperto perché consente di praticare numerosi sport tra cui trekking, jogging, climbing e bike tra i suoi verdi paesaggi. Una gita in bicicletta tra le bellezze naturali della Valchiavenna è il modo migliore per inaugurare la bella stagione.

Tra le tante ciclabili percorribili in valle, quella che collega Chiavenna a Domaso è adatta a tutti, grandi e piccini, attraverso boschi e radure, raggiungendo il lago di Novate Mezzola, fino in località Verceia. Proprio qui si entra direttamente nell’oasi del Pian di Spagna, un’area verde protetta, tra lago di Como, lago di Novate Mezzola e il fiume Adda. Per chi preferisce scoprire i dintorni di Chiavenna, le Cascate dell’Acquafraggia, in località Piuro, sono un vero spettacolo naturale che permette di godere di un angolo rimasto intatto della Val Bregaglia italiana.

La Valchiavenna non rappresenta solo vallate, laghetti alpini e prati in fiore, ma anche cultura con i suoi splendidi edifici storici. Palazzo Vertemate Franchi di Piuro è un trionfo di bellezza e la sua storia è altrettanto affascinante. Eretto nella seconda metà del XVI secolo dai fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate Franchi, fu sempre di proprietà privata fino al 1985, anno in cui il Palazzo venne ceduto al Comune di Chiavenna.

L’edificio non fa trasparire all’esterno la ricchezza delle decorazioni e degli arredi interni. Degni di visita sono il vigneto, noto per la produzione del Vertemate Vino Passito, il frutteto, l’orto e il giardino all’italiana con peschiera. Uno degli ospiti più illustri del Palazzo fu poeta Giosué Carducci. Altro edificio simbolo di Chiavenna è la Collegiata di San Lorenzo le cui origini risalgono al V secolo. Durante la visita sarà affascinante scoprire la bellezza mistica di questo gioiello medioevale, in particolare il Battistero e i suoi preziosi gioielli.

Un soggiorno primaverile in Valchiavenna significa conoscere i suoi paesaggi, la sua cultura e tuffarsi nel gusto autentico di questi territori. Quale migliore dimora dei sapori locali se non il crotto? Concedersi un gustoso pranzo in un crotto, e assaggiare le prelibatezze valchiavennasche, è un’esperienza assolutamente da non perdere.

Il crotto è un anfratto naturale spesso ricavato tra i resti di antiche frane o alla base di pendii; particolarità dei crotti è la corrente d’aria fresca chiamata sorèl che spira costantemente al loro interno permettendo di mantenere l’ambiente a una temperatura costante tra gli 8 ai 10 gradi per tutto l’anno. Imperdibili sono i famosi pizzoccheri, una varietà locale chiavennasca, preparati con farina bianca, bianchi e simili a gnocchetti.

Altro prodotto tipico è il violino di capra, presidio Slow Food, chiamato così per la maniera di affettarlo, ed è ricavato dalla spalla o coscia di capra, accuratamente speziato con erbe aromatiche locali. Info e itinerari su valchiavenna.com.


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