Il Musico equivoco di Leonardo

il musico
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Per tanti anni si è pensato fosse un ritratto di Ludovico il Moro: una piccola tavola dipinta da Leonardo nel 1485 che oggi chiamiamo Il Musico. Agli inizi del 1900 il quadro necessitò di un restauro e, tra i vari interventi, si decise di rimuovere una strato di vernice, forse applicata dallo stesso Leonardo. Quello che apparve non solo stupì tutti, ma cambiò radicalmente le idee che fino a quel momento si avevano al riguardo.

Emerse una piccola porzione bianca tra le mani del soggetto dipinto: sul foglietto, note musicali. Iniziò subito un nuovo dibattito su chi potesse essere la persona raffigurata: qualcuno disse Franchino Gaffurio, maestro di cappella del Duomo, altri Josquin des Prez compositore fiammingo, altri ancora un amico di Leonardo, il musicista Atalante Migliorotti. Difficile dire chi avesse ragione, ma nel pezzo di carta si legge, a fatica, “Cant… Ang…”.

Tutto porta all’Angelicum ad divinum opus, un Cantum Angelicum composto proprio da Franchino Gaffurio. Quale sia la verità, può non essere così importante. Quel che conta è che se volete vedere il dipinto di un uomo con i capelli lunghi sulle spalle, il berretto rosso, pronto per la sua musica, non vi resta che far visita appena possibile alla Pinacoteca Ambrosiana.


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