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27. 04. 2024 01:30

La Milano che vince

Successo diplomatico per la Federscherma che porta la rassegna in città per il 2023

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In questi giorni si discute molto della generazione dei trenta/quarantenni, che secondo una narrazione prevalente sarebbe una generazione di sconfitti, disorientata, impossibilitata a emergere per chissà quali misteriose forze esogene. Una generazione (o forse due) di ragazzi/e sconfitti già in partenza, addirittura campioni nello “schivare la vita”. Una narrazione che fa molto comodo, forse addirittura comoda per giustificare romanticamente i propri insuccessi, una forma di autocommiserazione.

Mondiali di scherma, la Milano che vince

Poi però la realtà è più testarda e qualche giovane che invece di piangersi addosso lotta con le sue forze per ottenere dei risultati c’è. Qualche giorno fa Milano ha vinto la candidatura a ospitare i Mondiali di scherma del 2023. Una candidatura che ha visto come principale alfiere e sostenitore Marco Fichera, già medaglia olimpica a Rio e innamorato del suo sport e di Milano. Un ragazzo non milanese di nascita, ma siciliano. Insomma una tipica storia milanese di chi si innamora della nostra città e fa qualcosa per lei.

Quella particolare simbiosi che nasce tra chi in questa città trova opportunità e poi si sente come spinto a dare qualcosa in cambio. Certo, è una piccola storia, un piccolo esempio che non può certo diventare regola generale. Ci sono purtroppo moltissimi trentenni e quarantenni pieni di talento ma che non riescono a emergere, c’è anche la Milano “voragine” e non solo quella dell’abbraccio fraterno. Ci mancherebbe. Però non c’è speranza senza lotta. E gli esempi, anche quelli piccoli, più di nicchia, dovrebbero servire a questo.

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Se li mettessimo tutti insieme, collegando i pezzi come in un puzzle, scopriremmo forse una dinamica collettiva diversa, una ragione nuova per un paio di generazioni che fanno fatica a riconoscersi collettivamente e sembrano destinate a un destino individuale. Invece ci sono enormi opportunità, insieme. Da soli, molto meno.

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