Il tema sul futuro dell’attuale stadio Meazza di Milano entrerà giocoforza nella campagna elettorale per le Comunali del 2021. Se è vero, infatti, che Inter e Milan costruiranno un nuovo impianto, non è altrettanto scontato che la “Scala del calcio” venga abbattuta. «La mia posizione l’ho detta più volte: vorrei cercare di difendere e valorizzare San Siro ma parto da un presupposto: qualcuno dice “facciamo uno stadio nuovo e lasciamo lì San Siro”.
Ecco, questo secondo me è sbagliato: immaginate la tristezza dello stadio Meazza vuoto, con le luci, l’attenzione e tutta la visibilità sull’altro stadio che sta a 100 metri. Questo non è possibile». Lavorare sul Meazza, però, non sembra possibile. Il Comune, proprietario dell’impianto, dovrebbe cercare una improbabile riconversione, magari per concerti o altri eventi.
Il vero rischio è che senza una soluzione Sala passi alla storia per il sindaco che ha subito l’abbattimento di San Siro. E qualcuno come Matteo Salvini non esiterà a sottolinearlo. «Abbattere San Siro è un insulto alla cultura e alla storia, non solo calcistica ma della tradizione», ha tuonato nei giorni scorsi il segretario della Lega, annunciando battaglia. C’è da scommettere che sarà terreno di grande scontro.