Il Tomoyoshi Endo, primo ristorante giapponese a Milano, ha chiuso i battenti. Situato in una discreta galleria di via Vittor Pisani, nelle vicinanze della stazione Centrale, questo locale rappresentava un’anomalia nel tessuto urbano contemporaneo, un ritorno nostalgico a un’epoca passata.
Tomoyoshi Endo, storia
Nei decenni ’60 e ’70, la zona era un’incarnazione della modernità, con i primi grattacieli che dominavano il panorama e grandi compagnie internazionali che vi avevano sede. Prima che gli anni ’80 portassero con sé la moda degli yuppies, con il loro stile di vita fatto di denaro, successo, modelle, sushi e droga, il Tomoyoshi Endo era un’oasi di tradizione giapponese, con piatti classici serviti in un ambiente autenticamente nipponico.
Tomoyoshi Endo, gli inizi
Aperto nel lontano 1968 dalla signora Endo, il ristorante è stato affidato, nei primi anni ’90, al sushi master Kato Shozo e a sua moglie Masako Sato. Questa coppia ha preservato gelosamente gli insegnamenti della precedente proprietaria, mantenendo intatto lo spirito del locale, quasi come se fosse un set cinematografico di Yasujirō Ozu o un racconto di Fosco Maraini.
Tomoyoshi Endo, la chiusura
Oggi, con la chiusura del ristorante, Masako san e Shozo sensei concludono un capitolo importante della loro vita. Tuttavia, non lasciano completamente l’Italia: le risaie pavesi saranno la loro nuova dimora, dove continueranno a coltivare la loro passione per la cucina e la cultura giapponese.