Vegano (e non solo) alla riscossa

vegano
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Saranno due giorni dedicati al mangiar sano e vegano. Anche quest’anno gli spazi degli East End Studios – Studio 90 di via Mecenate ospiteranno MiVeg, il festival vegan più atteso e frequentato del panorama milanese. Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 22.00, ottanta espositori e associazioni con prodotti cruelty free, richiameranno migliaia di visitatori (oltre diecimila attesi) e saranno a disposizione di chi conosce già questo mondo, ma anche di chi vuole avvicinarsi per curiosare tra le opportunità e le prospettive di rispetto per gli animali e per l’ambiente.

VOLONTARI • MiVeg è un evento no profit organizzato da Vitadacani Onlus, interamente gestito da volontari, dedicato agli animali e a coloro che vogliono scoprire il movimento culturale ed etico basato sul loro rispetto. Il Festival anche in questa sesta edizione è un’occasione per unire il buon cibo sostenibile e privo di ingredienti animali alle conferenze, alla musica, al teatro, ai workshop e seminari su cucina, nutrizione, autoproduzione e attivismo in difesa degli animali.

La due giorni non offrirà solo una finestra sull’alimentazione e i prodotti vegani, ma anche su un chiaro stile di vita. Una delle particolarità è il Vegan Tatoo Circle, dove anche gli amanti dei tatuaggi potranno continuare con la loro passione, grazie ai tatuatori vegani presenti che per le loro opere, utilizzano solo colori naturali e privi di ingredienti animali.

IL SOSTEGNO • L’ingresso al MiVeg è libero e aperto a tutti, è possibile però lasciare una donazione, che andrà a sostenere gli animali ospiti dei rifugi di Vitadacani Onlus. Molte sono le possibilità di aiutare soprattutto gli amici animali, i veri protagonisti dell’evento. Una delle iniziative è il Missveg, con un euro di donazione i visitatori riceveranno un coupon di adozione a distanza con la foto di una maialina salvata dal mattatoio e ospite del Santuario Porcikomodi di Magnago. MiVeg pensa però anche agli umani meno fortunati: saranno distribuiti coupon solidali da un euro per contribuire alla preparazione di pasti vegani per gli homeless di Milano, seguiti dalla Compagnia della Polenta. Ulteriori info su miveg.org.

GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

SABATO

12.00 “Selvatici alieni indesiderati”
Tavola rotonda sulle politiche europee

17.00 “Antispecismo tra teoria e pratica, verso un mondo liberato”
Focus sugli animali salvati dall’industria della carne

21.30 The end of meat
Anteprima del docufilm di Marc Pierschel

DOMENICA

15.00 Showcooking
Stefano Broccoli, pasticcere vegano, svelerà i segreti di dolci senza latte, burro o uova

18.00 “Il magico universo degli animali da fattoria”
Analisi sull’economia al contrario: gli animali da reddito diventano da debito e vivono liberi

19.00 Dominion
Proiezione del docufilm di Chris Delforce

PER NON SBAGLIARE

MiVeg

Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 22.00

East End Studios – Studio 90

Via Mecenate 88/A, Milano

Ingresso libero

Miveg.org

 

«La mia svolta da informatico a chef crudista»
Eduardo Ferrante racconta i segreti della sua cucina

Quest’anno il Miveg si arricchirà anche del corner “crudo d’autore”, gestito per la prima volta da Eduardo Ferrante, chef vegan crudista, autore di Crudo e Vegan Sano e Squisito e Vegan Street Food. «Questa è una bella realtà, un bel modo di condividere cibo sano», racconta a Mi-Tomorrow.

Non è la prima volta al MiVeg?
«Ci torno sempre volentieri perchè è sicuramente è una bella realtà, una opportunità di divertimento per tutti, anche per chi vuole avvicinarsi a questa realtà, in questo momento epocale, dove probabilmente la gente è più attenta al consumo di cibo e ai bisogni della terra».

Cosa presenterai?
«Faremo solo cibo crudista, cioè sottoposto ad un tipo di cottura essiccata che permette di alimentarci in maniera sana senza cuocere troppo gli alimenti».

Come si realizza?
«Si usano dei particolari essicatori, che danno la possibilità di cuocere, asciugare, togliere l’acqua dagli alimenti, dando così priorità alle vitamine, alle proteine e ai sali minerali».

A Milano che tipo di riscontro avete avuto in questi anni?
«Milano è il centro di tante opportunità. Un luogo ideale per fare un evento del genere. E’ una bella sfida quella di proporre cibo alternativo alla classica “cotoletta”, ci dà l’opportunità di esprimerci, di vedere nuove realtà e nuovi produttori, non vedo l’ora che inizi».

Come mai hai deciso di diventare una chef vegano e crudista?
«Sono diventato vegetariano a vent’anni e poi successivamente vegano, non mangiare carne per me è diventato presto uno stile di vita che poi è sfociato in tutto quello che è la mia vita quotidiana. Nasco come informatico e avevo una promettente carriera nel gruppo Fiat, ho voluto abbandonare tutto per fare appieno quello che volevo e cioè cucinare e mangiare in modo sano».

Quali sono le tue creazioni più richieste?
«I dolci crudisti sono sicuramente quelli che nel mio ristorante di Torino vanno di più. Sono fatti con il cioccolato crudo, con le mandorle e senza pan di spagna, non sono fatti con zuccheri raffinati o farine industriali, ma solo prodotti artigianali e biologici».