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26. 04. 2024 16:20

Scuola, l’indagine della Bicocca: le mamme bocciano la didattica a distanza

Secondo quanto emerso dal report della Bicocca gran parte delle mamme lavoratrici ritiene insufficiente la DAD e si augura che non venga riutilizzata a settembre

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La ricerca “Che ne pensi? La DAD dal punto di vista dei genitori” promossa dall’Università Bicocca ha rivelato come il 65% delle mamme lavoratrici non ritenga conciliabile la didattica a distanza con il lavoro.

I dati. Da quanto emerge dal report prodotto dal gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Umane della Bicocca, oltre al 65% già citato, il 30% delle mamme lavoratrici prenderebbe in considerazione la possibilità di lasciare il lavoro se la DAD dovesse continuare anche a settembre.

L’indagine ha coinvolto oltre 7.000 genitori, di cui per il 94% madri con un età media di 42 anni ed in grande maggioranza con un livello d’istruzione superiore. Da un lato le madri riconoscono come positivo il maggior utilizzo di tecnologie digitali per lo studio e la didattica, così come la possibilità di conoscere maggiormente le attività didattiche dei propri figli.

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Dall’altro, sottolineano invece alcuni importanti aspetti negativi: le relazioni a distanza con i compagni e con gli insegnanti; la quantità di compiti da svolgere, ritenuta spesso eccessiva; la scarsa varietà nella proposta didattica; il difficile bilanciamento del tempo dedicato alle lezioni, ai compiti e allo svago.

«La ripartenza della scuola, così come di nidi e scuole d’infanzia – dichiara Giulia Pastori, coordinatrice scientifica della ricerca – è un’emergenza sociale di massima urgenza che è stata ed è ancora molto trascurata. Bisogna fare tutto il possibile perché ripartano e bene, ne va del benessere di bambini e ragazzi in primis, ma anche dei loro genitori, in particolare delle donne”

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