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29. 03. 2024 14:54

Un mese all’Area B

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Conto alla rovescia inesorabile per Area B. Domani, infatti, mancherà un mese esatto alla fatidica data di lunedì 25 febbraio. Per la prima volta tutta Milano, con la sola eccezione delle aree verdi periferiche, sarà compresa in una enorme zona a traffico limitato che rimodulerà la circolazione.

Area B, appunto, sarà la più grande Zona a Traffico Limitato d’Italia, rappresentando un salto di qualità rispetto ad Area C, che continuerà a riguardare la sola Cerchia del Bastioni, uno spazio ridotto del territorio cittadino. La differenza più rilevante tra le due Ztl sta nel fatto che non sono previste tariffe d’ingresso: le categorie di veicoli interdetti non potranno più muoversi in città e i divieti cresceranno con gli anni sino a bloccare del tutto l’accesso, nel 2030, dei mezzi con il motore diesel.

CHI INTERESSA • Sono tre le categorie che dovranno girare al largo di Milano. I veicoli a benzina euro 0 e diesel euro 0, 1, 2, 3, i motoveicoli a due tempi di classe Euro 0 e 1 e i ciclomotori a due tempi di classe Euro 0 e 1. Altro divieto riguarda i veicoli superiori ai 12 metri che sono considerati ingombranti: per tutti questi lo stop è fissato dalle 7.30 del mattino fino alle 19.30 della sera, dal lunedì al venerdì.

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Resterà quindi la possibilità di muoversi senza ostacoli nel fine settimana. Un discorso a parte riguarda invece il trasporto di esplosivi che sarà monitorato in qualunque ora della settimana.

SANZIONI E INCENTIVI • Facile immaginare che si tratta di una novità per famiglie, lavoratori e aziende, in particolare dell’hinterland, che per varie ragioni ogni giorno si recano nella nostra città. Per attutire l’impatto il Comune ha stabilito 50 giorni di circolazione libera, anche non consecutivi: alla prima entrata nell’Area B al possessore del veicolo verrà comunicato come funziona la nuova misura e sarà invitato a iscriversi al portale, sul quale è possibile controllare e gestire gli accessi.

Dopo avere usufruito di questo bonus sarà bene non sfidare le nuove regole, è prevista infatti una multa di 80 euro per chi non ha più diritto di transito. Un altro intervento in questo senso è dato dai 6 milioni di euro del Comune, cui si aggiunge uno di Città metropolitana, per aiutare le piccole e medie imprese e gli artigiani a cambiare i loro veicoli, rottamando i vecchi diesel e comprando mezzi meno inquinanti.

SUCCESSIVAMENTE • Entro l’1 ottobre del 2020 saranno completati i 188 varchi che controlleranno l’accesso nella Ztl. Secondo Palazzo Marino ci sono tre buone ragioni per questo realizzare passo storico: si limita l’accesso ai veicoli più vecchi e più inquinanti consentendo l’accesso solo negli orari di utilizzo meno frequenti senza penalizzare l’accesso occasionale, si interviene sul 65% delle emissioni atmosferiche annue prodotte oggi dal traffico veicolare e si riuscirà tra il 2019 e il 2026 a ridurre le emissioni atmosferiche da traffico di circa 25 tonnellate di PM10 allo scarico e di 900-1.500 tonnellate di ossidi di azoto.

Numeri che non convincono l’opposizione di centrodestra che considera questa iniziativa un freno per l’economia, in particolare per le attività commerciali e artigianali.

Il periodo di rodaggio
Cinquanta giorni di alert, poi le multe

Nei primi dodici mesi, chi entrerà in Area B con veicoli sottoposti al divieto avrà cinquanta giorni di libera circolazione. Al primo accesso l’automobilista riceverà via posta un alert che spiegherà il funzionamento del provvedimento invitandolo a mettersi in regola, ma anche ad iscriversi al portale per controllare e gestire gli accessi disponibili.

Successivamente i residenti a Milano e le imprese della città avranno venticinque giorni all’anno di libero accesso, mentre gli altri ne avranno cinque. Poi scatterà la sanzione, pari ad 80 euro per chi effettuerà l’accesso senza averne il diritto. Ulteriori info su comune.milano.it.

LA COPERTURA

72%,
La quota di territorio milanese coperta da Area B

1.400.000,
I cittadini potenzialmente interessati

97,6%,
La quota di residenti nella nuova Ztl


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In breve

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