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27. 07. 2024 08:05

Ecco dove saranno le nuove zone 30 a Milano: il traffico cambierà in meglio?

Da corso di Porta Vigentina a via Fara, da via Pisacane al quadrilatero della moda: ecco dove si cambierà

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La città si appresta a vivere una rivoluzione nella gestione dello spazio pubblico e della mobilità urbana con il nuovo piano Milano futura ora, ispirato a modelli internazionali come Londra e Parigi, che prevede l’introduzione delle zone 30 a Milano. Con questa filosofia la città lombarda mira a diventare un riferimento nel campo della sicurezza stradale e dell’inclusività urbana.

Le nuove zone 30 a Milano, la strategia di Palazzo Marino

Presentato da Marco Mazzei, consigliere e coordinatore della task force per la sicurezza stradale e la mobilità attiva, il piano è frutto di otto mesi di lavoro e 25 incontri. L’obiettivo è chiaro: trasformare Milano in un modello di città sostenibile e sicura, ispirandosi a esempi di successo globale e adattandoli al contesto milanese.

Nuove “zone 30” e restrizioni nel quadrilatero

Uno degli aspetti salienti del piano è l’introduzione delle zone 30 a Milano, aree in cui il limite di velocità sarà ridotto a 30 km/h. Questa misura sarà implementata inizialmente in nove aree scolastiche, con l’obiettivo di estenderla a 100 scuole entro la fine del mandato. Le vie interessate comprendono corso di Porta Vigentina, via Fara, via Pisacane e altre, tutte scelte per aumentare la sicurezza dei pedoni, in particolare degli studenti.

Parallelamente, nel Quadrilatero, noto per essere il cuore pulsante dello shopping di lusso milanese, verrà introdotta una Ztl (Zona a Traffico Limitato) operativa 24 ore su 24, sette giorni su sette. I residenti e i titolari di deroghe avranno un tempo massimo di 15 minuti per parcheggiare, una riduzione significativa rispetto ai 45 minuti inizialmente proposti, per incentivare l’uso di mezzi alternativi e ridurre il traffico privato.

zona 30 piano aria clima

Interventi urbanistici e architettonici

Il piano include anche la progettazione di “piazze aperte” davanti alle scuole, come quelle previste in via Bernardino de Conti, via Verga e via Monte Piana. Queste aree saranno destinate a diventare spazi sicuri e accessibili per la comunità scolastica. In vista delle Olimpiadi, sono inoltre previste nuove aree pedonali, denominate “piazze olimpiche“, che sorgeranno in luoghi strategici come via Durini, piazza Edison e piazza Santo Stefano.

Le critiche e il dibattito

Nonostante l’entusiasmo di alcuni, il piano ha suscitato anche critiche. Esponenti come Enrico Fedrighini del Gruppo misto e Carlo Monguzzi dei Verdi hanno espresso perplessità, sostenendo che le misure proposte non sono sufficienti per una riduzione effettiva del traffico privato e per una sicurezza stradale ottimale. Monguzzi in particolare ha enfatizzato la necessità di estendere il limite di 30 km/h a tutta la città e di rivedere la gestione dell’Area B.

Il futuro della mobilità a Milano

Nonostante le controversie, il piano “Milano futura ora” segna un passo importante verso la trasformazione di Milano in una metropoli più verde, sicura e inclusiva. Le modifiche proposte mirano a migliorare la qualità della vita urbana, riducendo l’impatto ambientale del traffico e aumentando gli spazi dedicati ai pedoni e ai ciclisti. Con queste innovazioni, Milano si avvicina sempre più agli standard delle grandi capitali europee in termini di mobilità sostenibile e pianificazione urbana.

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