15.2 C
Milano
07. 05. 2024 15:56

Mobilità a Milano: come cambierà la città entro il 2030 tra piste ciclabili, aree pedonali e (molte) meno auto

Quale sarà il futuro di Milano? Come ci sposteremo nei prossimi anni? Ci saranno davvero più ciclisti e pedoni? La comunità è divisa in due

Più letti

Interventi sul trasporto pubblico e privato, più spazi pedonali, ampliamento delle piste ciclabili, maggiori disponibilità di mezzi elettrici e in sharing: entro qualche anno la mobilità Milano subirà dei grandi cambiamenti, tra il malcontento generale dei cittadini. Le strade del capoluogo lombardo sono continuamente soggette a variazioni, la maggior parte delle quali però non sembra piacere molto ai milanesi… Vediamo allora come sarà la città nei prossimi anni.

Mobilità a Milano: ecco come cambierà nei prossimi anni

Il futuro della mobilità Milano è in mano al sindaco, alla sua giunta, alla Regione, allo Stato, ma anche e soprattutto agli abitanti. O almeno così dovrebbe essere. Sappiamo che il primo cittadino Beppe Sala ha messo in atto una serie di cambiamenti e di rivoluzioni che ancora oggi non sono andate giù ai milanesi. L’obiettivo di questa amministrazione è sempre stato quello di ridurre i camion e le automobili in città e lasciare più spazio a pedoni e biciclette.

Tale trasformazione però non sembra essere gradita dalla maggior parte dai commercianti, dei lavoratori e di tutte quelle persone che sono soliti muoversi in città con la propria automobile. Prima Area C, poi Area B, poi il divieto di parcheggiare l’automobile in centro sulle strisce blu per più di due ore. E ancora: le piste ciclabili, le zone a traffico limitato, la pedonalizzazione di molte strade. Insomma, i cambiamenti degli ultimi anni sono stati e sono tuttora ben visibili e hanno causato il malcontento di molti.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Mobilità a Milano
Biciclette in piazza Duomo a Milano

È comunque bene precisare che se da una parte, specialmente sui social e sul web, aumentano sempre di più le voci contro ciò che la giunta comunale ha fatto negli ultimi anni per quanto riguarda la mobilità a Milano, dall’altra non dimentichiamo che vi sono cittadini che lottano da tempo per rendere il capoluogo lombardo meno inquinato, più a prova di pedoni e di ciclisti. Ed è proprio in questa direzione che stiamo andando.

Man a mano, le auto che circoleranno in città saranno sempre di meno. Di più invece le biciclette, i monopattini, i pedoni, i mezzi in sharing e le persone che si spostano con i trasporti pubblici. Da ricordare poi è anche il progetto “Milano a 30 km/h” a partire dal 2024.

Mobilità a Milano: i progetti da realizzare entro il 2030

Entro il 2030, dunque entro poco 7 anni, sono diversi gli obiettivi che si vogliono raggiungere. In primo luogo l’amministrazione comunale vuole diminuire l’impatto del traffico veicolare privato, riducendo la “dipendenza” dei cittadini dalle auto. Poi si punta a incrementare la sicurezza stradale (ricordiamo che per questo è stata istituita anche una “task force”). Si punta ad aumentare il numero di utenti che utilizzano la bicicletta, il monopattino o altre alternative più sostenibili per gli spostamenti quotidiani.

Prossimamente, sempre per quanto riguarda la mobilità a Milano, aumenteranno sempre di più le piste ciclabili e le aree pedonali. I servizi si propongono di essere più sicuri, efficaci, veloci e attrattivi. Come abbiamo visto con le nuove misure introdotte per i mezzi pesanti a partire da ottobre 2023, si vogliono ridurre anche tutti gli incidenti che coinvolgono da una parte i camion e dall’altra parte ciclisti e pedoni.

Mobilità a Milano
Cartello in superficie che indica una fermata della metropolitana a Milano

Il Comune vuole poi ridurre l’inquinamento atmosferico e quello acustico. E ancora: ampliare l’offerta dei servizi di sharing mobility (automobili, scooter elettrici, bici e monopattini) in città. Infine un ultimo obiettivo è quello di sostenere la transizione verso l’utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti.

È chiaro che gli investimenti fatti da Palazzo Marino sulla mobilità Milano stanno già rispondendo a tali esigenze. Nei prossimi anni si continuerà a procedere in questo senso, tra commenti positivi e negativi dei cittadini milanesi. La città, su questi temi, è nettamente divisa in due. In ogni caso, le intenzioni del sindaco Beppe Sala e della sua giunta sono note a tutti.

Mobilità a Milano: le nuove aree pedonali e le piste ciclabili

Molteplici sono i progetti nella mente di questa amministrazione comunale. Ad esempio nel Piano Quartieri del Comune di Milano è prevista la pedonalizzazione di diverse piazze ora occupate dalle gru che stanno costruendo la nuova metropolitana blu M4. A lavori conclusi ci dovrebbero essere 70 nuovi alberi, 14.000 metri quadrati di area pedonale aggiuntiva e una pista ciclabile su tutto corso Europa che dovrebbe attraversare le principali vie del centro città, intersecandosi con alcune già esistenti.

Negli obiettivi del Comune vi sarebbe anche un sistema di quella che viene chiamata “ciclopolitana”. Tra le priorità, ad esempio, sembra esserci quella di collegare via Pagano a piazza Cadorna. Anche un percorso unico per le biciclette che attraversi in superficie la futura linea blu. E un itinerario che parte da via Novara e arriva fino a Cadorna.

Si starebbe pensando inoltre di portare a termine la pista ciclabile che collega Giambellino a Primaticcio. Infine esisterebbe anche il progetto di costruirne una nuova nella zona di piazza Napoli e un’altra in quella di piazzale Siena.

Insomma, i progetti sono vari e di diversa tipologia. Tutto punta ad un unico obiettivo: rendere la mobilità a Milano più sostenibile. Cioè con meno automobili e mezzi inquinanti. Riuscirà il sindaco a raggiungere questo scopo? Di sicuro non si tratta di un’impresa così semplice dal momento che bisogna rispettare sia le esigenze dei cittadini, sia le richieste di coloro che sognano una città davvero green.

In breve

FantaMunicipio #29: qui ci vuole un sopralluogo spazio ai tecnici del Comune

Nella struttura gerarchica del Comune, che nonostante le promesse e le ambizioni, difficilmente si riesce a scardinare (per esempio...