Coronavirus, primo caso a Milano. Quante precauzioni: dall’Inter fino ad Amazon…

coronavirus a milano
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Quanto fa paura il Coronavirus? Scuole chiuse, persone che lavoreranno da casa, un paese immobile che si richiude a riccio su se stesso nella speranza che l’epidemia passi. Tante le precauzioni che, un po’ su tutto lo Stivale, amministrazioni pubbliche ed aziende private hanno deciso di prendere. Perché la paura c’è ed è tanta.

La Lombardia, più nel dettaglio la bassa lodigiana, è uno dei focolai del Coronavirus ma è chiaro che il rischio di contagio è altissimo. Palazzo Marino, con una nota ufficiale, ha fatto sapere che “… il gruppo di lavoro per monitorare la situazione relativa al Coronavirus… ha sospeso dalle attività lavorative dei dipendenti del Comune di Milano e delle nostre controllate che provengono dai comuni ove sussiste un cluster di infezione. Le informazioni per la cittadinanza saranno disponibili sul sito istituzionale e sulle pagine social del Comune di Milano”.

Regione Lombardia ha invece spiegato il da farsi per prevenire qualsivoglia sintomo: “Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori – si legge nella nota – l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione”.

Il Governatore Attilio Fontana ha ribadito la necessita di “non farsi prendere dal panico… Chiedo ai cittadini delle zone interessate dal focolaio del Coronavirus, a cui va il mio abbraccio sincero, la massima collaborazione nell’osservare l’ordinanza che ieri ho emanato con il ministro Speranza. Prevenzione, organizzazione e tempestività sono, in questa situazione, fattori chiave per la tutela della salute pubblica”.

C’è anche chi prosegue nella sua attività senza rinunciare a quanto già previsto (è il caso della Nuotatori Milanesi, che ha annunciato che il Trofeo Città di Milano di nuoto, previsto per il prossimo fine settimana, si disputerà regolarmente), mentre a Legnano, sede degli allenamenti della nazionale di rugby, la situazione appare sotto controllo. Ad Appiano Gentile, dove si è svolta la conferenza stampa di Antonio Conte che ha presentato la gara tra Inter e Sampdoria, gli addetti alla sicurezza chiedevano la carta d’identità all’ingresso per verificare che non si arrivi da zone in cui ci sono stati rilevati casi di Coronavirus.

Ma c’è anche chi ha deciso di chiudere ogni possibile contatto e, di conseguenza, contagio. La FIP (Federazione italiana Pallacanestro) ha fermato tutte le gare dei campionati regionali di qualsiasi categoria a partire da domenica 23 febbraio compresa fino a mercoledì 26 febbraio. Così come fatto dalla federazione hockey, che ha fermato tutti i campionati della sezione inline, quella di pallavolo e di calcio (rinviate 88 partite di pallone in Lombardia). Tra queste rinviate anche la partita di serie B tra Ascoli e Cremonese, in quanto a Cremona era stato segnalato un caso positivo.

Annullato per precauzione il Carnevale a Vicenza, le feste di Carnevale a Pavia e le attività Unilever a Lodi. Le aziende di Milano e dell’hinterland si stanno attrezzando per fronteggiare l’epidemia. Gli uffici del personale dei grandi gruppi come Eni, Snam e Saipem stanno contattando uno a uno i dipendenti che risiedono nei Comuni in provincia di Lodi indicati tra quelli a rischio. L’indicazione che viene data loro è di rimanere a casa ed evitare il più possibile i contatti sociali.

L’Ospedale Sacco di Milano ha bloccato le accettazioni di nuovi pazienti mentre nel totale dei tamponi fatti in Lombardia, nelle zone finora interessate, solo il 13% è risultato positivo. Le Poste hanno deciso di chiudere gli uffici nelle zone del contagio mentre la quarta edizione della Monferrun, la gara podisticia che si sarebbe dovuta svolgere tra Nizza e Canelli nell’astigiano, è stata annullata.

Da lunedì gli uffici della procura di Milano resteranno chiusi fino alle ore 9.30: “Entro tale orario, la dirigenza valuterà e comunicherà nuove o ulteriore disposizione in merito”. Di fatto, però, le direttive finali sono state date dalla Prefettura di Codogno; che ha annunciato come bisogna evitare di andare in posti dove c’è molta gente; tutte le persone che vivono all’interno dei comuni coinvolti sono automaticamente obbligati a stare a casa dal lavoro e sono in malattia, anche se senza certificato del medico. Il virus dura 14 giorni, terminati questi se non succederà nulla si ripartirà con la vita di tutti i giorni. Tutte le aziende saranno chiuse, tranne le farmacie e quelle legate ai beni di prima necessità. E poi c’è chi, invece, come spesso accade marcia sopra la paura delle persone: su Amazon ci sono inserzionisti che vendono 12 boccette di amuchina a 200 euro, quando di norma una costerebbe appena 3,50 euro.

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