Sembra un paradosso, ma non è nient’altro che realtà. Il governatore Fontana scrive alla Procura per l’acquisto dei tanti chiacchierati vaccini antinfluenzali. Il motivo? Secondo a suo dire le inchieste dei mesi scorsi, tra cui quella famosa sui camici legata allo stesso cognato del presidente, stanno provocando alcuni timori nei dirigenti di Aria Spa nel procedere all’acquisto di nuove scorte di vaccino.
La situazione. Scendiamo però nel dettaglio. Fontana afferma di aver individuato una scorta di 350.000 vaccini antinfluenzali dall’azienda svizzera Unifarma. È stato indetto un bando per l’assegnazione, al quale però non si è presentato alcun fornitore. Così per evitare che la merce possa sparire dal mercato in tempi rapidi, Fontana vorrebbe avviare una trattativa privata per accaparrarsi i tanto sospirati vaccini.
L’acquisto avverrebbe comunque tramite Aria S.p.a, la società regionale per gli acquisti. Tuttavia, secondo quanto scrive il governatore, i dirigenti non vorrebbero effettuare trattative private per paure di essere accusati di azioni poco lecite.
«Il timore di intraprendere iniziative o decisioni suscettibili del vaglio di legittimità da parte della magistratura paralizza di fatto l’opera dei funzionari di Aria spa – scrive Fontana nella lettera inviata alla Procura – che si rifiutano di acquistare a trattativa privata salvo che il presidente Fontana ottenga l’autorizzazione della Procura».
Insomma il governatore mette le mani avanti prima di compiere tale operazione. Ma era veramente necessario?