Tra circa 24 ore la Lombardia saprà il suo destino. Domani, come consueto ogni venerdì, il monitoraggio dell’Iss determinerà i nuovi colori per le Regioni italiane. Dal Pirellone restano col fiato sospeso e la speranza incollato al filo sottile dell’indice Rt. Con la comparse delle tanto temute varianti, i parametri sono oscillati ed i numeri si avvicinano sempre più al valore 1.
La situazione. Nonostante tutto i contagi nell’ultima settimana non sono aumentati significativamente. Dagli 11.946 della scorsa settimana si è passati a 13.714. Il governatore Attilio Fontana aspetta la conferma della cabina di regia: «Spero che non si debba ritornare in arancione. Ormai però è un dato acquisito che con le chiusure i dati migliorano e con le aperture peggiorano».
Si cerca di scongiurare il ritorno in arancione perché il cambio tonalità vorrebbe dire nuove misure restrittive e soprattutto una nuova serrata per bar e ristoranti, una categoria che si sta trasformando in una vera e propria “bomba ad orologeria” di rabbia sociale.
Tuttavia se da un lato ci sono possibilità per la riconferma della zona gialla, dall’altro ci sono segnali che portano nella direzione opposta: nella provincia di Milano, ultimamente con valori più bassi del resto della Regione, l’Rt da qualche giorno si attesta a 1,08. A sentire il Politecnico, che da mesi calcola, raramente sbagliando, la stima dell’Rt, la Lombardia sarebbe a quota 1,04.
Non resta che attendere, incrociando le dita, il monitoraggio previsto per domani, venerdì 19 febbraio.