Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri presieduto dal presidente Mario Draghi ha optato per la fine del blocco dei licenziamenti. Stessa sorte per il blocco degli affitti. Insomma a partire da oggi, 1° luglio, le aziende (escluse quelle del tessile ancora in forte difficoltà) potranno tornare a sfrattare, così come i proprietari potranno mandar via i propri affittuari morosi. Anche qui ci sono delle eccezioni: per ora il provvedimento vale solo per chi era già moroso prima della pandemia. Per tutti gli altri è stata concessa un ulteriore deroga fino a settembre.
Sul tema è intevernuto anche il sindaco Sala, il quale si è dichiarato preoccupato per la soluzione proposta dal governo: teme che a Milano possa scoppiare la tensione sociale.
Sala: “Il governo sblocca in certi settori e non altri”
“Io sono preoccupato perché ovviamente vedo le cose da una prospettiva un po’ diversa di quella di Assolombarda – ha dichiarato Sala durante l’inaugurazione di un mercato comunale -. Capisco le loro ragioni, però tra questo e la fine del blocco degli sfratti è chiaro che qualche tensione e problema su Milano sarà da gestire”.
Sala sottolinea anche come il governo non abbia applicato un trattamento equo in tutti i settori. “Vedremo un po’ cosa succederà. Certamente alcuni settori sono più in difficoltà e altri meno. Il governo sta andando verso lo sblocco in alcuni settori e non in altri. – ha concluso – Speriamo che abbiano fatto delle analisi ben fatte e lo vedremo subito”.