Corso Sempione, il cantiere slitta ancora: perché?

Una delle opere più importanti per il futuro della città rischia di non partire neanche a giugno. E il silenzio dalla Giunta alimenta nuovi fantasmi

sempione, IED Milano
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Qualcuno li ha già ribattezzati i nuovi Champs-Élysées di Milano. Eppure su corso Sempione sembrano aleggiare sempre fantasmi. Più volte, negli ultimi anni, abbiamo registrato e raccontato di progetti di riqualificazione. E il 2020 potrebbe essere l’anno buono.

 

Così aveva promesso ormai un anno fa l’assessore alla Mobilità del Comune, Marco Granelli, intervenendo al Municipio 8 per presentare la riqualificazione del viale. «I lavori, che inizieranno nel 2020, rinnoveranno completamente uno degli assi principali di accesso alla città», era la promessa. Eppure a Palazzo Marino, anche tra i banchi della maggioranza, si parla di un rinvio a dopo l’estate. Anche gli uffici dell’Assessorato non si sbilanciano: «Non prima della seconda metà dell’anno». Tanto basta a mettere in allarme residenti e commercianti che vivono corso Sempione e da tempo ne attendono il restyling.

Corso Sempione: il progetto

Il piano definito dal Comune, con tanto di rendering pronti, prevede più verde e corsie dedicate alla ciclabilità e ai pedoni, più sicurezza agli incroci, l’eliminazione della sosta selvaggia concedendo più spazi regolari per il parcheggio dei veicoli dei residenti.

Di fatto, corso Sempione dovrebbe passare da vialone urbano a quattro corsie per senso di marcia a viale alberato con un controviale per ogni direzione, due parterre verdi alberati con all’interno una corsia da due metri di larghezza per ciascuno riservata alle le biciclette e ai pedoni e due corsie per senso di marcia per i veicoli, riequilibrando in questo modo completamente gli spazi. Con quest’intervento saranno riordinate le aree verdi e la riqualificazione consentirà di ridisegnare la sosta regolare con circa 966 posti (attualmente ce ne sono 700).

I fondi

L’investimento complessivo è di quattro milioni di euro provenienti dai fondi europei Pon Metro e il progetto è già stato affidato a MM. «Il progetto valorizza le caratteristiche del corso e disegna un nuovo asse ciclo pedonale in direzione centro-nord che collegherà l’Arco della Pace, piazza Firenze, Cascina Merlata e il distretto Mind», aveva sottolineato Granelli al momento della presentazione ai residenti.

Il percorso ciclo pedonale di corso Sempione comprenderà anche la riqualificazione di piazza Firenze, la moderazione di velocità (Zona 30) dei controviali di viale Certosa e il collegamento con il piazzale del Cimitero Maggiore sempre con interventi di moderazione della velocità. La nuova ciclabile sarà collegata attraverso la Zona 30 di via Domodossola alle ciclabili di CityLife.

Con quest’intervento saranno riordinate le aree verdi e la riqualificazione consentirà di ridisegnare la sosta regolare con circa 966 posti


Il 24 aprile del 2013 viene presentata da numerosi consiglieri guidati da Alessandro Giungi una mozione con oggetto la riqualificazione delle alberate stradali presenti in corso Sempione.

All’OdG, in particolare, la tutela di alberi centenari sulle cui radici chiunque parcheggia liberamente, ma anche la tutela del pedone nel tratto che dall’Arco della Pace porta a via Biondi (nel tratto fra Biondi e piazza Firenze non ci sono alberate).

Le prime novità si registrano addirittura due anni dopo quando il 24 maggio 2015 i residenti scendono in piazza e poco dopo, in piena Expo, l’Amministrazione guidata dal sindaco Pisapia lavora alla riqualificazione delle aiuole nel tratto compreso tra le vie Massena e Moscati fino a via Procaccini.

Da allora praticamente il nulla, per quattro anni. Fino alla presentazione del progetto del 28 febbraio 2019 e lo start ai lavori fissato con un generico «estate 2020». Ora, dal possibile inizio ufficiale a giugno, si starebbe già posticipando la partenza a settembre rinunciando, dunque, a tre mesi determinanti per cantieri così invasivi.

Il Consiglio comunale osserva, attendendo tuttora risposte dall’attuale Giunta.

«Il 2020 anno di svolta, risolleciteremo il Comune»

«La sistemazione di corso Sempione è uno degli interventi che ci sta più a cuore. Sappiamo che i ritardi accumulati sono dovuti sia alla delicatezza dell’intervento, che ridisegna uno dei viali più importanti della città di Milano, sia per l’acquisizione dei fondi strutturali europei che finanzieranno le opere.

Il 2020 è per noi un anno di svolta per la definizione del progetto esecutivo, per il bando di gara e per i cantieri. Risolleciteremo il Comune affinchè ci comunichi un cronoprogramma certo, ma sono fiducioso che i lavori inizieranno nell’anno in corso per concluderli entro la fine della consiliatura. E’ questo l’obiettivo che ci eravamo posti per un intervento che risistemerà il “cannocchiale di Milano”, uno dei più belli d’Europa».

Simone Zambelli, Presidente Municipio 8