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29. 03. 2024 14:24

A Milano si celebra il decennale della Giornata dei Giusti

Oggi si celebra la Giornata Europea dei Giusti: ecco i nuovi personaggi che verranno inscritti nel giardino di Milano

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Corsi e ricorsi storici: mentre ci si prepara a celebrare il decennale della Giornata europea dei Giusti, i venti di guerra tra Russia e Ucraina ci riportano indietro di quasi ottant’anni.

«Con questa impostazione, che nega il diritto ad una identità nazionale – spiega a Mi-Tomorrow Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, la fondazione che ha promosso e gestisce il Giardino dei Giusti di Milano – non solo vince la legge della giungla che annichilisce, come ha scritto lo storico israeliano Yuval Noah Harari, il diritto internazionale, ma si pongono le premesse per spaventose atrocità di massa. Chiamiamo tutti a mobilitarsi al giardino di Milano il 3 marzo alle 10.00 pensando a chi difende la dignità umana in Ucraina e a chi protesta a Mosca come al tempo dell’invasione di Praga per trasmettere un messaggio per la pace, la democrazia e il futuro dell’Europa».

Le celebrazione per il decennale della Giornata dei Giusti

Per celebrare al meglio il decennale, le celebrazioni milanesi saranno doppie: al mattino al Giardino dei Giusti con l’assegnazione dei sei nuovi alberi ai giusti individuati, al pomeriggio, ore 15.30, a Palazzo Marino con il Convegno internazionale “Mai più genocidi. Il comandamento morale dei Giusti”.

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giardino dei giusti
giardino dei giusti

Entrambe le cerimonie verranno trasmesse anche in diretta streaming sul canale YouTube di Gariwo. Chi sono i sei nuovi Giusti scelti per far “parte dell’élite morale dell’umanità”?

  • Raphael Lemkin, il giurista polacco che ha formulato la definizione di genocidio;
  • Henry Morgenthau, l’ambasciatore americano che si battè in difesa degli armeni;
  • Aristides de Sousa Mendes, il console generale portoghese che nel giugno del 1940 aiutò gli ebrei a lasciare la Francia;
  • Evgenija Solomonovna Ginzburg, scrittrice russa di ascendenza ebraica che raccontò il suo viaggio nella vertigine del Gulag;
  • Godeliève Mukasarasi che dopo essere sopravvissuta al genocidio in Ruanda testimoniò al processo Akayesu contribuendo alla prima condanna al mondo per genocidio;
  • il docente Ilham Tohti, soprannominato il “Mandela della Cina” perché condannato all’ergastolo da Pechino con un processo lampo di due giorni per aver difeso i diritti degli uiguri, sua etnia di appartenenza.

Tutte le informazioni sono reperibili sulla pagina dedicata al decennale it.gariwo.net.

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