Il governatore lombardo Attilio Fontana ha rilasciato durante un’intervista con il Corriere della Sera, alcune dichiarazioni in merito alla nuova ordinanza regionale.
Confronto governo. I tempi relativi all’emanazione dell’ultima ordinanza si sarebbero allungati proprio a causa di un tira e molla tra Regione e Governo. « Ci sono stati contrasti di carattere giuridico – spiega Fontana -. Ma alla fine le nostre linee guida sono state inserite nel dpcm. Con quelle dell’ Inail certe attività non sarebbero mai potute ripartire».
![Attilio Fontana](https://www.mitomorrow.it/wp-content/uploads/2020/03/FONTANA-2.jpg)
Rispetto al dpcm le differenze in Lombardia saranno minime. «Riguardano il fatto – sottolinea il governatore – che noi non apriremo subito le piscine, le palestre, i centri benessere e che per andare al ristorante è necessario misurare la febbre».
Monito. Tuttavia la situazione sarà monitorata costantemente ed in caso di trasgressioni e nuovi focolai il presidente lombardo si dichiara pronto nuovamente a «chiudere tutto». «Bisogna occuparsi della ripresa senza però mai dimenticarsi della sicurezza – conferma ai microfoni del Corriere -.E se l’indice dovesse risalire, siamo pronti a richiudere».
Murales. Durante l’intervista Fontana ritorno anche sulla questione del murales “Fontana assassino” comparso nei giorni scorsi a Milano. «È stato un ritorno al passato, a persone che speravo non esistessero più – conclude il governatore -. Però devo dire che la pesantissima campagna mediatica contro di me può spiegare certe reazioni».