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Milano
29. 03. 2024 00:46

Inquinamento a Milano fuorilegge: lo smog è oltre la soglia limite. E nell’hinterland?

A Milano, ormai si sa, l’aria è irrespirabile. Anche questa volta sono i numeri a parlare. Ma perché nessuno fa niente? E la situazione fuori dal capoluogo lombardo è migliore?

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Le centraline dell’Arpa (la rete di rilevamento della qualità dell’aria) parlano chiaro: l’inquinamento a Milano è fuorilegge. Le concentrazioni di polveri sottili che sono state registrate nel capoluogo lombardo hanno superato la soglia limite, fissata a 50 microgrammi per metro cubo. Per la precisione, la media di Pm10 calcolata nella città meneghina è stata di ben 57.9 µg/m³. Un numero davvero impressionante che ci dimostra, ancora una volta, quanto sia grande il problema dello smog. I dati dell’inquinamento a Milano purtroppo, come si sa già da tempo, sono davvero preoccupanti. Ed è anche così nell’hinterland milanese?

Inquinamento a Milano: i dati allarmanti

I numeri riguardanti l’inquinamento a Milano sono tutt’altro che rassicuranti. C’è da fare però una precisazione: la presenza di polveri sottili non è uniforme e costante in tutta la città. Essa varia da zona a zona. Il dato più allarmante riguarda tutta l’area di via Senato. Una zona centralissima della città. A seguire c’è quella di Città Studi e quella di viale Marche. Dopo c’è invece il Verziere. Nello specifico sono stati registrate le seguenti concentrazioni di polveri sottili nella giornata di domenica scorsa:

  • 65 µg/m³ in via Senato
  • 59 in Città Studi
  • 59 in viale Marche
  • 48 al Verziere

Inquinamento a Milano: è ora di agire

Chiaro e limpido agli occhi di tutti è il fatto che il Comune, la Regione e lo Stato debbano agire in fretta non solo per preservare l’ambiente, ma anche per i cittadini stessi. Spesso e volentieri nel capoluogo meneghino l’aria è viziata, irrespirabile e questo provoca danni e problemi di vario tipo a migliaia e migliaia di persone.

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Non è raro infatti sentire parlare dell’inquinamento a Milano nei notiziari, nei giornali e sui social. Le istituzioni dovrebbero dunque considerare come prioritaria la lotta allo smog e alla così alta concentrazione di polveri sottili nella città (e non solo). A lamentarsi sono ormai tutti i milanesi. Si va dai bambini, ai giovani studenti, agli adulti, fino agli anziani.

 Inquinamento a Milano

Inquinamento a Milano e non solo: i numeri dell’hinterland

Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare, non è solo l’inquinamento a Milano a preoccupare. I riguardanti lo smog nell’hinterland meneghino sono altrettanto importanti. La situazione fotografata all’esterno del luogo lombardo non è poi così diversa da quella fotografata all’interno.

Per fare qualche esempio, sempre nella giornata di domenica scorsa:

  • A Limito di Pioltello sono stati registrati 66 µg/m³
  • A Cassano d’Adda 51
  • A Turbigo 53
  • A Magenta 62

Inquinamento a Milano: perché nessuno agisce?

Purtroppo ancora oggi, oltre alle parole, poco viene fatto per contrastare il troppo elevato tasso di inquinamento a Milano. La domanda è, a questo punto, solo una: perché nessuno agisce? Perché ci sembra che il Comune, la Regione Lombardia e lo Stato intero non si stiano preoccupando della situazione?

Se da una parte bisogna ammettere che l’attenzione posta su questa tematica non è abbastanza, dall’altra è necessaria una precisazione. Secondo le regole, la Regione può attivare misure anti-smog solo dopo che le centraline dell’Arpa misurano concentrazioni di polveri sottili oltre la soglia limite per 5 giorni consecutivi.

Nel mese di febbraio i giorni con valori considerati eccessivi sono stati, al momento, 2. L’ultimo la scorsa domenica, il 12. Dall’inizio dell’anno invece sono stati 8. Inoltre le europee “permettono” il superamento della soglia limite per 35 giorni all’anno.

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