A Milano i livelli di biossido di azoto, inquinante dannoso per la salute che deriva soprattutto dalle emissioni del traffico, sono fuorilegge e non migliorano. Lo denunciano i “Cittadini per l’aria” che hanno presentato i dati sulle concentrazioni in città di questo inquinante, monitorati dal 4 febbraio al 4 marzo da quasi mille cittadini e integrati da quelli delle centraline Arpa.
Inquinamento a Milano: cosa dicono i dati
A Milano la media mensile del biossido di azoto è di 47 μg/mü, un valore ben maggiore dei 40 μg/mü che rappresenta il limite medio su base annua, attualmente in via di revisione da parte dell’Unione Europea. Secondo i “Cittadini per l’aria” destano particolare preoccupazione i livelli di No2 misurati intorno alle scuole. Anche le vie dello shopping, dove le persone passeggiano esposte ai fumi del traffico, non vengono risparmiate dall’inquinamento.
Concentrazioni di No2 preoccupanti sono state rilevate, per esempio, in corso Buenos Aires e corso XXII marzo (a pari demerito con 61.3 µg/mü, +53% = rispetto al limite annuale Ue di 40 µg/mü). Secondo l’associazione le ztl di Area B e Area C non esercitano un’azione efficace sulla qualità dell’aria per questo la richiesta per migliorare la situazione è quella di ridurre le deroghe di Area B, eliminare il dispositivo MoveIn e soprattutto accelerare sulla città a 30 chilometri orari.