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27. 04. 2024 02:13

Sesto San Giovanni, neonata abbandonata fuori dall’ospedale. Il sindaco lancia un appello alla madre

La piccola era avvolta da un paio di lenzuola e adagiata in uno scatolone. Sta bene ed è fuori pericolo

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Si chiama Amelia e ha solo qualche settimana di vita la neonata trovata da sola all’ospedale di Sesto San Giovanni, Comune alle porte di Milano. La piccola ora sta bene. È nata da un parto casalingo e, non molte ore dopo, è stata lasciata, avvolta in alcune lenzuola e adagiata in una scatola di cartone, al di fuori dell’edificio del pronto soccorso. Il cordone ombelicale era stato tagliato in maniera artigianale casalinga.

Neonata abbandonata all’ospedale di Sesto San Giovanni

La vicenda si è verificata la mattina dello scorso 5 maggio, ma è stata resa nota solamente nel pomeriggio di ieri. Stando alle ricostruzioni, la piccola – che poi è stata chiamata Amelia dal personale sanitario che l’ha visitata e curata – dopo essere venuta alla luce in casa è stata lasciata nell’area dell’ospedale di Sesto San Giovanni ma, a quanto si apprende, non subito le persone si sono accorte della sua presenza.

Non appena è stato notato lo scatolone all’interno del quale si trovava la neonata, sono partiti subito i primi accertamenti e le prime cure. La piccola è stata poi trasferita al Niguarda di Milano. Il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, quando ha appreso la notizia, ha fatto sapere che Amelia è ufficialmente una cittadina di quel Comune dal 24 maggio.

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L’appello del sindaco di Sesto San Giovanni

Il primo cittadino ha poi lanciato un appello alla madre della bimba, un po’ come aveva fatto Ezio Greggio per il piccolo Enea (scatenando non poche polemiche). «Se ci ripensi noi ci siamo – ha sostenuto il sindaco –. Se le motivazioni di questo gesto sono economiche, le istituzioni si impegnano a supportare mamma e bambina. Ma se invece le motivazioni sono riconducibili ad altri aspetti, è giusto trovare per la bambina una famiglia che sia in grado di farla crescere nella maniera più sana».

Di Stefano ha inoltre raccontato che «parrocchie e imprenditori hanno chiamato per mettere a disposizione risorse e strutture per dare una mano». Ora il caso è comunque in mano al Tribunale dei minori che procederà con l’adozione della bimba. A breve dunque sarà trovata una nuova famiglia per la piccola Amelia.

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