Trenitalia ha già tagliato le corse delle Frecce con le prime restrizioni imposte per cercare di contenere la diffusione del coronavirus. E continuerà a farlo nei prossimi giorni. L’amministratore delegato Orazio Iacono ha spiegato che, già dal 4 novembre, è stata effettuata una riduzione di 28 collegamenti che equivale ad avere 190 Frecce al giorno, che corrispondono al 67% dell’offerta pre-Covid. Da sabato 14 novembre si dovrebbe arrivare al 30% delle corse pre-Covid.
Fatturati. L’azienda ha registrato una perdita di fatturato pari a circa 1,5 miliardi di euro, che proiettata a fine anno vale quasi 2 miliardi di euro. Anche nella fase tra la prima e la seconda ondata, la riduzione ad ottobre è stata pari al 65% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Oggi Trenitalia garantisce 140 Frecce al giorno a partire dal 9 novembre, che corrispondono al 50% dell’offerta pre-Covid, ma il terzo step, a partire dal 14 novembre, prevede una riduzione fino a 78 frecce al giorno.
Rimborsi. Molti viaggiatori che avevano già prenotato il biglietto, quindi, potrebbero vedersi cancellata la corsa. Per tutti loro saranno proposte alternative di viaggio precedenti o successive a quella prenotata o in alternativa il rimborso integrale del biglietto.
La decisione di Trenitalia arriva dopo quella di Italo, che da ieri ha sospeso la maggior parte dei servizi giornalieri del suo network, a causa della riduzione della domanda di oltre il 90% sul trasporto a lunga percorrenza in tutta la nazione e della introduzione delle limitazioni riguardanti la mobilità interregionale da e per territori strategici della propria offerta.
La compagnia mantiene due soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e sei servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Torino.