Il mese caldo per il lavoro: le aziende pianificano nuove assunzioni

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Ottobre è un mese “caldo” per chi cerca lavoro. Il mercato, infatti, si riattiva a pieno regime dopo gli stop estivi e fioccano posizioni aperte e candidature spontanee. Ad incidere, però, sono spesso fattori come la chiusura dell’anno fiscale in arrivo. L’inizio dell’autunno è proprio il periodo di approvazione dei piani di sviluppo, un momento cruciale per stabilire, appunto, nuovi ingressi. Chiusa così la fase dei contratti d’agosto, le imprese sono fisiologicamente portate a stipulare contratti di lungo periodo in queste settimane, frutto di investimenti di maggiore respiro.

I NUMERI • Milano rimane una delle città più dinamiche per chi è alla ricerca di un’opportunità lavorativa. Il Rapporto Lavoro Milano evidenzia come rispetto a dieci anni fa sia cresciuto il numero degli occupati, aumentati di 125mila unità in Lombardia e 90mila nell’area milanese. L’occupazione a tempo determinato traina la crescita, con un incremento decennale pari al 12,3 per cento. Sul fronte giovani la situazione va migliorando: nel 2017, la fascia 15-24 anni si è visto scendere il tasso di disoccupazione di sette punti. In generale, secondo il rapporto di Assolombarda, il tasso di occupazione lombardo è salito al 67,3% con Milano che fa ancora meglio, portandosi al 69,5% (ben al di sopra del 68,3% del 2008, considerato l’anno dell’inizio della crisi). Sono, però, cifre ancora insufficienti per recuperare terreno con le principali regioni europee, da cui ci differenzia soprattutto la minor partecipazione femminile al mercato del lavoro.

COSA SI GUARDA • Le aziende guardano molto il bagaglio formativo dei candidati. Ecco perché spesso si richiede ai giovani una buona preparazione universitaria, ma anche un ottimo livello di conoscenze informatiche e di una lingua straniera. Il settore terziario traina la ripresa, con la rete delle dodicimila aziende della moda sempre alla ricerca di candidati. Ma, in base alle rilevazioni della Camera di Commercio, le professioni con la più alta richiesta di giovani sono quelle legate alle attività ricettive e della ristorazione. Ma ci sono altri lavori per i quali la richiesta di giovani raggiunge il 66%, come gli operatori di macchinari nel settore dell’agricoltura e dell’industria alimentare. Seguiti dagli impiegati alla gestione amministrativa, contabile e finanziaria (50%) e dai responsabili di piccole aziende (49%). Guardando al settore economico, al primo posto per la richiesta di giovani c’è il turismo (49%), poi il commercio (45%) e il manifatturiero (40%).

I SETTORI CHE CERCANO GIOVANI
TURISTICO 49%
COMMERCIO 45%
MANIFATTURIERO 40%
(Fonte: Camera di Commercio)