Andiamo al largo: pronti a levare l’àncora?

andiamo al largo
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Tre giorni all’insegna della cultura, dell’incontro e del dialogo: dal 12 al 14 giugno torna il festival Andiamo al largo, promosso e organizzato dal Centro culturale di Milano con il patrocinio del Comune.

Dopo aver riflettuto al debutto, dodici mesi fa, sul tema “L’io rinasce in un incontro”, quest’anno il punto di partenza è una citazione di T.S. Eliot, “Che vita è la vostra, se non avete vita in comune”: un’affermazione e al tempo stesso un interrogativo diretti a ciascuno e rivolti alla città, che proseguono e ampliano la riflessione avviata all’esordio.

L’invito è sempre quello: andare al largo con una barca ideale, quella dell’incontro (fisico e per una volta non virtuale), riscoprendo maestri e volti storici, incontrando persone del presente che condividono realmente i problemi, ragionando sul futuro.

Due piazze nel cuore di Milano, largo Corsia dei Servi e piazza Beccaria, si animeranno dal tardo pomeriggio a sera tardi con un ricco calendario di incontri, interviste, dibattiti e proposte culturali: dalla musica alla poesia, dal teatro alla letteratura.

Sui palchi si alterneranno a ritmo serrato attori, musicisti, intellettuali, poeti, giornalisti e protagonisti di opere di carità e accoglienza, con tante storie dal sociale e sulle nuove sfide della convivenza. Tra i protagonisti: il gesuita ed economista francese Gaël Giraud, l’ex diplomatico Michael Žantovský, il teologo padre Mauro Giuseppe Lepori, abate generale dell’Ordine cistercense, lo psicologo Simone Feder e, ancora, Antonella Ruggiero, Francesco Facchinetti e il sassofonista Francesco Cafiso.

Spazio anche a inviti alla lettura, con libri legati al tema del festival proposti dalle principali case editrici. Non manca, infine, lo street food per aggiungere un pizzico di gusto. Pronti a salpare?


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