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20. 04. 2024 12:38

Il Bosco Verticale, immersi nel verde 100 metri sopra Milano

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Mettiamola così, se non puoi andare in montagna, puoi provare ad andare al Bosco Verticale: non sarà proprio la stessa cosa, ma l’atmosfera è abbastanza verdeggiante e puoi leggere un bel libro, fare direttamente una pennichella o cercare su auraweb.it bonus casinò adatti per le tue prossime giocate. Il tutto nella pace e nella tranquillità del centro di Milano. Chi l’avrebbe mai detto?

Ormai tutti a Milano hanno familiarizzato con questi due palazzoni verdeggianti, trovandosi in pieno centro appena dietro la Stazione Centrale è davvero difficile non notarli. Fanno parte di quello che è lo skyline della città, sempre più ricco e moderno, a beneficio di un fermento architettonico che è iniziato molti anni fa e che non accenna a volersi fermare.

Un progetto vincente

Per quanto affascinante possa essere vedere le torri di vetro svettare nei centri delle più grandi metropoli, queste hanno un enorme lato negativo, che va ad impattare enormemente sulla qualità della vita dei cittadini. Il vetro infatti, insieme alla ceramica e al vetro di queste strutture, riflette la luce solare e causa quindi un innalzamento della temperatura dell’aria e del suolo.

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Se a questo aggiungiamo che oltre il 90% degli edifici costruiti dopo il 2000 è rivestito proprio in vetro, viene da sé che era necessario trovare una soluzione. Gli architetti di Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) hanno quindi pensato di creare qualcosa di nuovo, bello e innovativo: “due torri rivestite non di vetro, ma di foglie, di piante, di arbusti e di alberi… di vita”.

La costruzione del Bosco Verticale inizia nell’autunno del 2009 e, sebbene vittima di qualche ritardo, si conclude con successo 5 anni dopo: il 10 ottobre del 2014 il progetto termina e viene presentato ad una città curiosa e sorpresa. Malgrado alcune critiche, questo nuovo complesso ha avuto davvero una vastissima eco in ogni parte del mondo, grazie all’originalità del progetto e al beneficio che porta alla metropoli sottostante.

bosco verticale
bosco verticale

Riconoscimenti

L’entusiasmo attorno al Bosco di Milano è stato fin da subito davvero notevole: indagini scientifiche, documentari e studi vari ed eventuali hanno seguito l’evolversi della situazione e ancora lo fanno dopo oltre 6 anni!

Solo un mese dopo l’inaugurazione vince l‘International Highrise Award, premio internazionale che nomina il grattacielo più bello al mondo e che ha superato altre centinaia di strutture. Mentre l’anno dopo vince il premio di “grattacielo più bello e innovativo del mondo”, consegnato dall’Illinois Institute of Technology di Chicago. Ma il vero successo del  Bosco Verticale non è solo nei premi ottenuti e nella profonda influenza che ha dato nel campo dell’architettura negli anni successivi.

I benefici per l’ambiente

Le facciate dei due palazzi ospitano oltre 700 alberi, 5.000 arbusti e 15.000 piante che, insieme, coprono una superficie di due ettari di terreno: parliamo di 20.000 metri quadrati di foresta nel bel mezzo del centro di Milano! Tutto questo verde ha una serie di benefici che, in una metropoli come questa, sono ancora più importanti:

  • filtra e devia le polveri sottili;
  • genera umidità;
  • protegge dall’irraggiamento solare;
  • attenua l’inquinamento acustico;
  • depura l’aria, catturando anidride carbonica ed emettendo ossigeno;
  • ripara dal vento.

Inoltre la grande varietà di piante tutela la biodiversità e ospita tutto un intero ecosistema capace di attirare oltre 1.600 tipi di insetti e volatili!

Quando innovazione e desiderio di migliorare l’ambiente in cui viviamo si sposano, è possibile creare delle opere come questa. Il processo di riforestazione metropolitana di cui il Bosco Verticale è bandiera, è un’idea che molte metropoli dovrebbero prendere in considerazione, per donare il giusto ossigeno ai propri abitanti e all’aria che si trovano quotidianamente a respirare.

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