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03. 05. 2024 21:49

Dengue, c’è il primo caso in Lombardia: Ats Milano dà il via alla disinfestazione

Il contagiato abita a Castiglione D'Adda, uno dei comuni rientrato nella prima zona rossa d'Italia a causa del Covid

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È stato identificato, in provincia di Lodi, un caso di Dengue, virus trasmesso da zanzare Aedes. Il paziente, di oltre 70 anni, sta bene e si trova ricoverato all’ospedale di Crema. Lo comunica la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, spiegando che i Dipartimenti di Prevenzione di Ats Milano e Ats Valpadana hanno definito le azioni di disinfestazione straordinaria nelle strette vicinanze dei luoghi frequentati dal paziente.

Dengue in Lombardia, nota di allerta ai medici

Le Ats di Milano e Valpadana stanno inoltre predisponendo una nota di allerta ai medici di base e agli ospedali con Pronto Soccorso dell’Asst di Lodi e Crema, per riconoscere i sintomi e attivare specifici percorsi diagnostici. Il rilevamento del primo caso in Lombardia di Dengue è stato segnalato da Regione Lombardia a Iss e Ministero della Salute. La Dg Welfare ricorda ai cittadini che è necessario proteggersi dalle punture di zanzare (in particolare le persone più anziane o più a rischio per gli effetti della patologia).

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A Castiglione D’Adda il primo caso lombardo di Dengue

Il settantenne abita a Castiglione D’Adda, al confine con la provincia di Cremona, uno dei comuni rientrato anche nella prima zona rossa d’Italia e che nelle prime settimane del Covid aveva pagato un pesantissimo bilancio in fatto di vittime. È stata avviata una massiccia campagna di disinfestazione dalle zanzare nella zona di residenza dell’uomo e nelle zone circostanti. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Iss nei primi 6 mesi del 2023 sono stati confermati, in Italia, 47 casi di Dengue senza alcun decesso, tutti associati a viaggi all’estero.

L’ordinanza del sindaco dopo il caso di Dengue

Il sindaco di Castiglione D’Adda, Costantino Pescatori, ha firmato una ordinanza con una serie di divieti e prescrizioni. Si va dal divieto di lasciare contenitori in cui si può raccogliere acqua piovana o acqua stagnante sia in luoghi pubblici che privati, alla richiesta di tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere. Al cimitero, infine, viene ordinato, qualora non sia disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi, di riempire i vasi portafiori con sabbia umida al posto dell’acqua. E, in caso di utilizzo di fiori finti, il vaso dovrà essere comunque riempito di sabbia, se collocato all’aperto.

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