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16. 04. 2024 07:11

Monopoly in campo per la ricerca: l’iniziativa “Follow the blue” insieme allo IEO

Parte a novembre la campagna “Follow The Blue” della Fondazione IEO-MONZINO insieme a Monopoly: «Prevenzione e diagnosi precoce sono le nostre armi»

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Il gioco a servizio della salute e della ricerca. Parlare di prevenzione maschile oggi è un dovere, dati alla mano infatti, secondo il World Cancer Research Fund, gli uomini vivono in media 5 anni meno delle donne.

Monopoly in campo per la prevenzione

Per sensibilizzare tutti verso la prevenzione Monopoly, il brand di giochi in scatola più famoso al mondo, scende in campo a sostegno della campagna “Follow The Blue” lanciata da Fondazione IEO-MONZINO, che finanzia direttamente la ricerca clinica e sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino.

La campagna partirà a novembre, mese della prevenzione maschile, con le “giornate dell’informazione e della prevenzione”: il 10, 17 e 24 novembre, IEO aprirà le porte per una serie di screening e visite gratuite. A sostenere “Follow The Blue” interviene anche lo street artist TvBoy, con un’opera esposta lungo il naviglio grande di Milano, con protagonisti Leonardo Da Vinci e un bambino che con un gesto simbolico gli colora i baffi di blu, l’elemento più iconico di Mr. Monopoly.

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A novembre inoltre, per sostenere la ricerca, si potrà acquistare i prodotti Monopoly, parte del ricavato infatti verrà devoluta al nuovo programma di “screening genetico” di IEO. “Importante rendere coscienti i pazienti di sesso maschile sulla prevenzione – spiega a Mi-Tomorrow il Prof. Ottavio De Cobelli, Direttore Divisione di Chirurgia Urologica dello IEO – che mira a ridurre il rischio di sviluppo di malattie oncologiche agendo su due diversi meccanismi: ridurre l’utilizzo/l’esposizione ai cosiddetti “fattori di rischio” (ad esempio, il fumo di sigaretta) e individuare quei pazienti “a rischio” di essere portatori di mutazioni genetiche ereditarie predisponenti allo sviluppo di tumori».

Ci sono dei dati su Milano per questo tema?
«Non ci sono dati pubblicati su questo. Sarebbe interessante valutare l’attitudine dei soggetti milanesi alle visite di prevenzione e capire se, anche nel sottogruppo dei maschi milanesi, uno “screening” tumorale si associ a riduzione della mortalità oncologica».

A che punto è la ricerca?
«La ricerca ha fatto passi da gigante in questi anni, soprattutto in ambito di prevenzione delle malattie oncologiche del sesso maschile. Per esempio, diverse mutazioni genetiche che prima venivano considerate responsabili solo dello sviluppo di tumori femminili si sono rivelate predisponenti diversi tumori nel sesso maschile (ad esempio il tumore prostatico)».

Quali sono i consigli per una prevenzione più efficace?
«Rivolgersi a figure mediche competenti, che possano individuare quei soggetti più a rischio. La prevenzione e la diagnosi precoce sono ancora oggi le armi più efficaci che abbiamo a nostra disposizione».

 

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