Dal Monzino una speranza contro l’ictus

Monzino
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Due studi internazionali, condotti dai ricercatori del Centro cardiologico Monzino e dell’università degli studi di Milano, potrebbero migliorare le possibilità di prevenire infarto e ictus. Il merito è della proteina PCSK9, che gioca un ruolo chiave nell’ipercolesterolemia, ma anche un’azione cruciale nell’attivazione e nell’aggregazione delle piastrine, all’origine dei processi trombotici che scatenano infarti e ictus, e persino nella calcificazione della valvola aortica.

STUDI INTERNAZIONALI • Le prime conferme arrivano proprio da due studi internazionali condotti proprio a Milano e pubblicati sul prestigioso Journal of the american college of cardiology. Con gli inibitori di PCSK9, definiti dagli esperti anticorpi monoclonali in grado di disattivare questa proteina, è stato possibile contrastare con successo l’ipercolesterolemia. D’altra parte è stato riscontrato che i soggetti che geneticamente hanno livelli ridotti di PCSK9 sono protetti dall’incidenza di eventi cardiovascolari.

«Questi dati ci hanno spinto a ipotizzare che i benefici in termini di eventi cardiovascolari prevenuti bloccando la proteina PCSK9 potessero dipendere non soltanto dalla riduzione di colesterolo ottenuta. Abbiamo pensato che potesse esserci di più, che l’azione di questa proteina potesse estendersi oltre il metabolismo dei lipidi, e così abbiamo iniziato a cercare», spiega la ricercatrice Marina Camera.

PRIMO PASSO • «I nostri dati hanno anche evidenziato l’esistenza di un effetto diretto di PCSK9 sullo sviluppo e la progressione della stenosi calcifica della valvola aortica, ed è un’osservazione che ci entusiasma profondamente incoraggiandoci a proseguire su questa linea di ricerca», prosegue il collega Paolo Poggio. Concludono i ricercatori: «I risultati ottenuti sono solo un punto di partenza.

Dovremo infatti avviare nuovi studi clinici, e abbiamo la necessità e il desiderio di comprendere quali siano i meccanismi molecolari che stanno alla base dei fenomeni osservati. Per il momento ciò che ci sembra davvero evidente è che questa proteina gioca un ruolo nella nostra salute cardiovascolare che si estende ben oltre il controllo del colesterolo agendo su molteplici fronti, e apre davanti a noi scenari di prevenzione e cura davvero promettenti».

Una struttura al Top per l’angioplastica coronarica
Milano ai vertici anche per la neoplasia alla mammella

Il Centro cardiologico Monzino è al primo posto in Italia per l’angioplastica coronarica. A promuovere la struttura lombarda è l’ultima classifica stilata dal portale doveecomemicuro.it. Nella sezione che riguarda la cura delle malattie cardio-vascolari si conferma anche la qualità dei servizi offerti dall’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara (infarto miocardico acuto), dall’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti Ancona G. M. Lancisi (bypass aortocoronarico) e dall’ospedale San Raffaele di Milano (aneurisma dell’aorta addominale non rotto).

Per quanto invece riguarda la neoplasia alla mammella si conferma al primo posto l’Istituto europeo di oncologia di Milano. Il capoluogo lombardo raggiunge ottimi risultati anche alla voce volume annuo di parti: la classifica vede nell’ordine ospedale Sant’Anna di Torino, Policlinico di Milano, Fatebenefratelli di Roma, ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Policlinico Gemelli di Roma.

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