La terza serata di Sanremo 2020 rivista dai nostri giudizi: tanto da raccontare, tanto da rivedere nel terzo segmento del Festival numero settanta.
1 a Morgan
Per quel poco che lo conosciamo, sembra impossibile fare arrabbiare uno come Bugo. Invece Castoldi nostro ci riesce benissimo, già a partire dal boicottaggio delle prove. Troppa luce può dare alla testa.
2 a Bugo
Proprio a Mi-Tomorrow ha raccontato: «Marco lo conosco da tanti anni, lo conosco così bene che riesco a gestirlo senza problemi». Insomma.
3 ai siparietti Georgina-Amadeus
Pompata inutilmente la presenza della fidanzata di Ronaldo, con Ronaldo al seguito. Difficile esprimere in maniera diversa un’inutilità del genere.
4 alla mise di Riki
A margine di una performance perfino buona, quel dubbio che assale: dove l’abbiamo già visto? Poi la lampadina: era lui, molto tempo fa, a dire a Rose di fidarsi di lui. Lui, che riporta in auge Jack del Titanic.
5 a Benigni
Voto sofferto. Sofferto perché serve qualcuno che racconti e sappia raccontare la genesi dell’amore, il significato più puro e primigenio del motore del mondo. Ma, per arrivare a più masse possibili, bisogna necessariamente trovare dei compromessi. Benigni è unico, è grande. Ieri è stato impossibile seguirlo per tutti i 31 minuti di performance.
6 ad Alketa Vejsiu
Un’energia pazzesca, poco lineare con il modo di fare televisione in Italia. Ma le si può dire ben poco di negativo.
7 al medley dei Pinguini
Scanzonati il giusto, molto meno prevedibili di quanto si voglia far credere. Costruiscono un mix che convince e che allieta una serata per molti versi soporifera.
8 al duetto Molinari-Gualazzi
Eleganza allo stato puro. Certo, la scelta di E se domani ha aiutato parecchio ma lo stile è qualcosa che non si compra. E in questo duetto ce n’è stato a fiumi.
9 alla voce di Arisa
Ugola cristallina, in ogni contesto. Da Sanremo al Cantante Mascherato, da concorrente ad ospite. Sempre troppo sottovalutata.
10 a Piero Pelù
Perfetto. Nelle parole, nella misura, nella confezione, nel ricordo di Little Tony. Una costruzione tanto semplice quanto d’impatto per un omaggio ineccepibile.
