Stefano Paschina: «Ludum School, il Campus del futuro»

Stefano Paschina
Stefano Paschina

Tra viale Ortles e via Gargano i lavori sono appena iniziati, non ci sono indizi che fanno capire che non è uno dei tanti cantieri che si possono incontrare in città. In questa zona, infatti, sta sorgendo un’eccellenza milanese nel campo dell’istruzione: un mega campus dove troveranno sede la scuola primaria secondaria e il liceo con indirizzo design della Ludum School. Stefano Paschina, che ha dato origine nove anni fa all’iniziativa fondando la Ludum, illustra a Mi-Tomorrow cosa significa per la città questo progetto.

Come nasce l’idea del campus?
«Lo abbiamo proposto a Beni Stabili, i proprietari dell’area che già stanno realizzando il progetto Symbiosis in viale Ortles, ci hanno detto subito di sì. Era una cosa cui pensavo da tempo».

Da quando?
«Vent’anni fa ero amministratore delegato dell’Istituto Europeo di Design (IED), e mi ero battuto per costruire il campus proprio in quest’area. Avevo pensato anche allo spazio dove adesso si trova la Fondazione Prada, organizzammo anche alcune sfilate».

Perché non si fece nulla?
«La mia proposta non trovò il consenso».

Come sarà il campus di viale Ortles?
«Lo stiamo realizzando su un’area di diecimila metri quadrati, avrà piscina, palestra e un auditorium. Sarà la scuola dell’accoglienza, senza spigoli, un luogo dell’ibridazione culturale che punta al futuro vivendo il presente».

Ambite a diventare un istituto internazionale?
«Avrà un carattere internazionale, ma con le radici che affondano nella cultura italiana, utilizzeremo i programmi ministeriali».

Programmi classici, ma indirizzo design. Come si concilieranno?
«La scuola si basa sul design approach, sulla cultura del progetto. Avremo un centro di ricerca collegato con le aziende dove si lavorerà per le nuove tendenze, per il futuro».

Quanti studenti saranno ospitati?
«Mille che si aggiungono ai mille delle altre 4 scuole di via Orti, via dei Fontanili, Via Tenca e Milano 2 dove si studia dal nido alle elementari; quando sarà pronto il campus questi studenti potranno proseguire al campus i loro studi fino al liceo».

Data di inaugurazione del campus?
«Settembre 2020. Sarà la nascita di un network cittadino».

I corsi del liceo dureranno quattro anni: non è poco?
«Si fa così in altri cento licei, il diploma che rilasceremo garantirà l’acceso alle migliori università del mondo».

Nelle quattro scuole già attive insegnate design fin dalla prima elementare: com’è possibile?
«Faccio un esempio per fare capire come lavoriamo. Ci chiedono di progettare il design di un’auto per il 2030, allora portiamo i bambini nella vettura e gli chiediamo: come la vorreste? Magari uno dice che vorrebbe uno schermo sul tettuccio in modo da potere vedere i cartoni animati quando viaggia, un altro vorrebbe un bagno, un altro ancora propone di installare un airbag anche all’esterno. Sono indicazioni che poi noi dobbiamo recepire».

Per frequentare le vostre scuole ci vogliono bambini prodigio?
«Nient’affatto, sono bambini normali, uguali agli altri. Sta a noi prestare la giusta attenzione e riuscire a stimolarli affinché possano sviluppare la creatività, il nostro lavoro è in buona parte di ascolto».

Quanto vale il campus in termini di occupazione?
«Al momento abbiamo 400 iscritti e circa 100 dipendenti, è evidente che con la crescita degli studenti allargheremo in proporzione il numero delle persone che lavoreranno con noi».

C’è qualche altro progetto in serbo?
«Per me si è avverato un sogno che accarezzavo da molto tempo ma questo è un punto di partenza non di arrivo. Credo che sia possibile replicare questa esperienza nel mondo, vogliamo esportarlo in tante altre città».

Al centro di un progetto di riqualificazione

Il campus della Ludum School, di cui è stato aperto il cantiere, si inserisce all’interno del progetto Symbiosis che prevede la riqualificazione di un’area tra lo Scalo Romana e il Vigentino in cui sarà realizzata anche la sede di Fastweb. Titolare dell’area è Beni Stabili che ha investito per il campus 20,6 milioni di euro: la Ludum, che opera con il marchio ICS International School, ne prenderà possesso grazie ad un contratto di locazione della durata di 13 anni e 6 mesi stipulato con la società immobiliare.

La realtà Ludum School

La Ludum School è stata fondata da Stefano Paschina nel 2009, è partita con il nido per arrivare oggi alla scuola secondaria. E’ una scuola privata parificata, dal punto di vista societario prima si è fusa con la KC School finché lo scorso anno è stata acquistata al 75 % dal gruppo NACE Schools, uno dei sei più grandi gruppi di scuole private internazionali nel mondo, controllato dal fondo Providence. Paschina ha mantuto la quota del 25% e la direzione della scuola.