Il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato a parlare come ogni mercoledì sul suo profilo di Instagram: il tema stavolta è stato come preannunciato quello dei taxi. «Io riporto fatti e chiedo a chiunque di dimostrare che quello che dico non è vero. La questione è regolamentata da una legge del 1992 che dice (semplificando) che il Comune può approvare nuove licenze ma deve essere autorizzato dalla Regione».
Taxi, le parole di Beppe Sala
«Abbiamo chiesto di avere 450 licenze in più nel 2020. Ci siamo un po’ fermati per il Covid ma stiamo aspettando da quattro anni. I taxi a Milano sono 4855 a cui vanno aggiunte le licenze per NCC. Le ultime licenze sono state emesse nel 2003 ma già durante il mio primo mandato ci siamo accorti che il servizio era insufficiente anche alla luce dell’espolosione del turismo post Expo».
![Inaugurato il nuovo ortomercato di Milano, foto Instagram Beppe Sala](https://www.mitomorrow.it/wp-content/uploads/2024/05/Inaugurato-il-nuovo-ortomercato-di-Milano-foto-Instagram-Beppe-Sala-4.webp)
Sconti per le licenze
«Noi applichiamo sconti per chi si dota di un taxi adatto a trasportare disabili o per chi per 5 anni dà disponibilità a lavorare di notte. Abbiamo aperto un bando per nuove licenze e riteniamo che entro la fine dell’anno potremo finalmente avere questi 450 messi. Il problema è il ricorso, anzi i ricorsi, al Tar. Tutto ciò ci divide dai taxisti stessi. Il problema non è solo di Milano ma anche di Roma».
Taxi, il futuro
Sala ha poi risposto ad alcune domande: «Alcuni si rifiutano di percorrere tratte brevi? Non possono farlo, è un servizio pubblico. Mancati pagamenti col Pos? Succede ma vanno segnalati. Pochi mezzi fuori dalla stazione Centrale? E’ vero, io ci vado spesso e le file ci sono. Non buttiamo comunque la croce addosso ai taxisti».