Nuova sede Inter, soliti battibecchi

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Un nuovo cambio di sede per l’Inter, dieci anni dopo l’ultimo spostamento. Da Corso Vittorio Emanuele, gli uffici dell’Inter a Milano passeranno da oggi in viale della Liberazione, nella nuovissima zona di Porta Nuova.

Era il 2009 quando l’allora presidente Massimo Moratti decise di lasciare la storica via Durini, resa celebre nel ’97 dalle immagini della marea di tifosi arrivati a bloccare il centro di Milano per salutare il “Fenomeno” Ronaldo, per trasferirsi in una struttura ancor più vicina alla sede della Saras, azienda di famiglia che tuttora si trova in via San Pietro all’Orto.

Suning ha portato anche questo, di cambiamento: dagli edifici storici del centro a quelli innovativi di The Corner, nati da una ristrutturazione integrale di una struttura degli anni ’70 in Porta Nuova. L’Inter li ha presi al momento in affitto per cinque anni. Qualcuno si è già spostato nei nuovi spazi: la parte del video di presentazione di Antonio Conte che vede protagonisti Steven Zhang e lo stesso allenatore è stata girata proprio lì dentro.

Intanto è diventato un caso politico la festa 50 anni di tifo nerazzurro, organizzata dalla Curva Nord dell’Inter per il 30 giugno, autorizzata e poi negata negli spazi dei Giardini Montanelli da parte del Comune di Milano.

Il 13 maggio scorso il Comitato Interassessorile aveva dato il via libera allo svolgimento in zona Porta Venezia, ma il provvedimento è stato rivisto, come da comunicato, «in seguito al consueto sopralluogo congiunto del 4 giugno con l’Autorità di P.S. per gli aspetti di Safety e Security, dal quale è emerso che durante lo svolgimento dell’evento avrebbero dovuto essere parzialmente chiusi i cancelli di ingresso al parco e presidiati da personale dell’organizzazione munite di metal detector».

Eventualità ritenute «in contrasto con le prescrizioni dell’Area Verde Agricoltura e Arredo Urbano per cui gli eventi non devono arrecare disturbo ai frequentatori dei giardini». Apriti cielo: la Curva protesta, il centrodestra insorge.

Matteo Salvini, spesso intervenuto in passato a favore dei movimenti ultras, si dice sicuro «di poter garantire la sicurezza e l’ordine pubblico» e auspica «che il Comune di Milano decida in tempi rapidi, confermando il via libera alla festa della Curva Nord dell’Inter». La risposta di Sala è chiara: prendetevi carico della sicurezza dal Ministero dell’Interno. Ma non è così che funziona, leggi alla mano. Decide il Comune. Si aspettano sviluppi.


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