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28. 03. 2024 10:56

Il Cinema Beltrade: «Rinunciate, se potete, al biglietto a 3,50 euro»

La sala chiede uno sforzo ai clienti: «Quel prezzo non è sostenibile»

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Il Cinema Beltrade dice no al biglietto del cinema a 3,50 euro e chiede uno sforzo economico ai suoi clienti. La sala cinematografica meneghina, aperta ogni giorno dal mattino a mezzanotte con tanti film diversi, si trova in via Nino Oxilia 10, a due passi dal centro di Milano e si raggiunge con la metro 1 fermata Pasteur. E, come molte altre istituzioni culturali, fatica a far quadrare i conti. E con un post su Facebook sprona i suoi clienti.

Cinema Beltrade, no al biglietto a 3,50 euro

Andare al cinema e spendere solo 3,50 euro è possibile dal 18 al 22 settembre 2022 grazie a Cinema in Festa, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura in collaborazione con ANICA, ANEC e Fondazione David di Donatello per incentivare il ritorno del pubblico in sala: «Anche al Cinema Beltrade potrai, se vorrai, pagare solo € 3.50, ma noi ti chiediamo, se puoi e vuoi, di pagare la tariffa normale o quello che tu ritieni giusto. – si legge nella nota diffusa dello stesso Cinema Beltrade su Facebook – perché?  Beh i perché possono essere molti».

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Perché il Cinema Beltrade dice no al biglietto a 3,50 euro 

La nota su Facebook chiarisce i perché di questo no al biglietto del cinema a 3,50 euro: «Perché riteniamo che il prezzo del biglietto praticato in (quasi) tutti i cinema sia un prezzo sostenibile ed equo, perché pensiamo che € 3.50 sia un prezzo sottocosto, ovvero un prezzo che non permette ai cinema di continuare ad esistere senza sostegni altri, a meno di non approfittare dell’arrivo delle masse per vendere popcorn a prezzi esorbitanti su cui però quasi nessuno ha mai nulla da dire. Perché, spesso i saldi e il sottocosto sono delle trappole per poi permettere prezzi fuori scala, perché deprezzare e svalutare il prezzo del biglietto significa svalutare il lavoro che ci sta dietro e alla lunga anche le condizioni lavorative delle persone che ci lavorano; perché siamo stanche di sentire che la gente non va al cinema perché è caro e fare una festa in cui l’unica leva visibile è quella del prezzo va un po’ nella direzione di raccontare che la gente se costa poco al cinema ci va; perché a un cinema in media, pagata iva, SIAE e noleggio del film, rimane il 30% del biglietto per pagare affitti, utenze e cosa ancora più importante stipendi degni di quel nome». 

La particolarità del Beltrade

E poi si prosegue: «Perché se vieni spesso al Beltrade puoi fare la tessera 6 ingressi a 24 euro e paghi comunque 4 euro a film, perché se hai meno di 26 anni di euro ne paghi 5, perché se vieni meno di una volta al mese puoi fare la tessera da 10 ingressi e ne paghi sempre 5 di euro, perché se proprio non hai soldi (può capitare) puoi sempre chiederci di usufruire del karmaticket; perché sentirci dire, ma smettetela, siete il cinema che incassa di più in italia ci riempie di soddisfazione e rabbia nello stesso tempo perché sappiamo quanto non sia semplice far quadrare i nostri conti e immaginiamo quanto ancora di più lo sia per altri e, comunque, non è vero (   ). Perché, perché, perché… perché pensiamo che il cinema sia uno spazio di libertà e ci dispiacerebbe risvegliarci un giorno con un numero ancora più ridotto di cinema … poi magari tutti i nostri perché sono sbagliati e voi deciderete di venire e pagare 3.50, o 4 o 5 o le consuete tariffe o quel che vorrete voi … comunque grazie».

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