Milano Bike City: «Ogni angolo parlerà di due ruote»

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Milano Bike City: «Ogni angolo parlerà di due ruote»

Quindici giorni, quelli della Milano Bike City, per prendere ancor più consapevolezza di una città a misura di bicicletta. Quindici giorni di eventi diffusi e continuativi, di gare, convegni, mostre: quindici giorni di festa, insomma, per celebrare la storia meneghina delle due ruote e per guardare insieme al futuro. Si apre domani, 15 settembre, la primissima edizione del festival della bicicletta in salsa milanese. Come già accade in molte altre capitali europee e città del mondo, anche il capoluogo lombardo “si ferma” per ragionare sulla ciclabilità e sulla sostenibilità. E lo farà a modo suo, come già sa fare e come il mondo intero gli riconosce di saper fare, per esempio in occasione del Salone del Mobile e di altri eventi di grande richiamo. Il programma è ricco, le occasioni per pedalare e incontrarsi decine, come anticipa Giovanni Morozzo, amministratore di Ciclica e coorganizzatore di Mbc insieme a Marco Mazzei, ma anche al Comune di Milano, a Radio Deejay e a tanti altri.

Perché Milano Bike City?

«Perché ce n’era bisogno. Il format, se vogliamo, è banale, noto, conosciuto. Si ispira molto ad altri eventi milanesi, come all’ormai celebre Fuorisalone: eventi diffusi in tutta la città, ogni angolo di Milano deve parlare di bicicletta per due settimane».

Ma Milano è veramente una città fatta per la bicicletta?

«Milano ha una grandissima tradizione se si parla di due ruote: qui c’è la storia, qui ci sono le persone, gli eventi, i brand, i luoghi di sport, le aziende. Spesso si tratta di realtà conosciute all’estero ma quasi snobbate “in patria”. Ecco, la prima edizione di Mbc vuole essere una sorta di occasione di presa di coscienza».

Che Milano è la capitale italiana della bicicletta?

«Certo, anzi, può diventare la capitale europea della bicicletta. La città è piccola, piatta, ha una storia e un’immagine da comunicare, un brand tutto suo e molto apprezzato».

Cosa manca per questo salto di qualità?

«Occorre una regia, un lavoro di squadra. Abbiamo tutto per poter iniziare a parlare di un vero e proprio marchio “Made in Milano” che parli al mondo di bicicletta, del territorio che si può conoscere sui pedali, delle aziende e delle storie che sono state e sono tutt’ora protagoniste del panorama ciclistico internazionale».

Mbc aiuterà a fare questo salto?

«Credo di sì. Gli eventi e le occasioni non mancheranno. E poi c’è il premio Make Mi Move che in un certo senso vuole proprio restituire qualcosa alla città: è rivolto a tutte le realtà meneghine che hanno aderito al progetto. Ci sono in palio duemila euro a fondo perduto e altri duemila in servizi e formazione per presentare un progetto che migliori Milano dal punto di vista della ciclabilità. Un progetto che deve essere attuabile entro un anno».

DA NON PERDERE

LA MOSTRA

Steel is production, design, speed

Da domani al 21 settembre

Appuntamento da Antonio Colombo Arte Contemporanea in via Solferino 44

LA BICICLETTATA

Forza 4

Domenica alle 9.00

Partenza da Abbiategrasso fino a Pavia, per un pedalata andata e ritorno

IL CLOU

Apertura straordinaria del Vigorelli

Martedì 18 settembre alle 17.30

Appuntamento con coloro che vorranno provare a girare sulla pista dei sogni

LA GARA

Milano Ride

Domenica 30 settembre alle 8.00

La seconda edizione della granfondo Deejay 100. Da venerdì il Deejay Village a City Life