Nostalgia, complicità ed affetto con Cristina D’Avena & Gem Boy

cristina davena gem boy
cristina davena gem boy

All’Alcatraz si torna indietro nel tempo. Torna uno dei classici appuntamenti della stagione in compagnia di Cristina D’Avena & Gem Boy e di tutte le sigle dei cartoni animati più amati. A seguire il Party 90 all’ora.

 

Cristina, ti stupisce ancora l’affetto dei fan presente ad ogni tuo appuntamento live?
«Puntualmente ogni concerto si trasforma in un incontro tra amici di vecchia data. Su questo si basa il rapporto che si è instaurato con i miei fan: avevo 17 anni quando ho cominciato a cantare davanti al pubblico e me lo sono “cresciuto” fino a qui con la stessa emozione del primo giorno».

Si tratta quindi di un rapporto speciale?
«Assolutamente sì. Siamo cresciuti insieme e quello che ci lega è un filo sottile fatto di ricordi, nostalgia, complicità ed affetto. Chi viene ai miei concerti non può fare a meno di emozionarsi nel risentire queste canzoni, e ne parla ancora anche dopo un mese dal concerto: ho il mio account Instagram costantemente invaso dai messaggi che testimoniano questo».

Quanto sono tornate le sonorità anni Novanta. Cosa ne pensi?
«Gli anni Novanta non moriranno mai, questo si sa. Ma quello che mi stupisce è quanto la nuova generazione sia attratta e coinvolta da questo “mood”. Quegli anni li ricordo come un periodo meraviglioso, siamo stati coccolati da sonorità talmente belle che oggi sarebbe impossibile non continuare a ballare».

Si parla ancora dell’inaspettato successo di Duets – Tutti cantano Cristina, ma come è nata l’idea?
«Il giorno dopo la mia partecipazione al Festival di Sanremo 2016 in qualità di ospite – accolta da Carlo Conti dopo la famosa petizione online dei fan – io ed il mio team ci siamo chiesti se effettivamente tutti gli artisti incontrati in quella occasione sarebbero stati disponibili un giorno a cantare con me. Era sempre stato un sogno nel cassetto ma fino a quel momento non avevo avuto il coraggio di provarci».

E poi?
«Tutti hanno accettato con estremo affetto e disponibilità per entrambi gli album. Ad oggi non penso ad un terzo capitolo, ma non si sa mai…».

Da bolognese doc, cosa pensi di Milano?
«La amo tanto, ci sono venuta per la prima volta da ragazzina per registrare in studio le puntate di Love me Licia ed ancora oggi mi capita di tornarci spesso per concerti, eventi, shopping, ma anche semplici passeggiate lungo le sue infinite vie. Bologna, però, è la mia città, è accogliente, a misura d’uomo, lì ci conosciamo tutti».

Domani alle 22.30

Alcatraz

Via Valtellina 25, Milano

Biglietti: 15 euro su mailticket.it


www.mitomorrow.it