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14. 05. 2024 08:36

Mostre a Milano, riavvolgere il nastro

Il racconto del tempo che fluisce in tre esposizioni

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Nel panorama delle mostre a Milano Shlomo Harush esprime lo scorrere del tempo attraverso 35 opere diverse per dimensioni, materiali e forme che si deteriorano e cambiano incessantemente la propria connotazione. Alessandro Cimmino ed Emanuele Piccardo, invece, imprimono nella memoria le varie fasi del post-crollo del Ponte Morandi: un archivio fotografico delle emozioni per fissarle nelle coscienze collettive. Al PAC, nove artisti ripercorrono l’orrore dell’attentato di Via Palestro del 1993 che uccise cinque persone e come questo atto atroce abbia cambiato la storia del nostro Paese ma anche di molto vite.

Mostre a Milano, How is then and then is now 

Scultura, pittura, fotografia e installazione. Gesso, carta e metalli. Trentacinque opere realizzate tra il 2002 e il 2023 da Shlomo Harush indagano il fluire del tempo attraverso diverse forme e materiali. Visibile da Building fino al 17 ottobre, la mostra NOW IS THEN AND THEN IS NOW intreccia linguaggi differenti, espressi dall’artista israelo-americano attraverso opere create istintivamente e che delineano un percorso che si configura come una raccolta di pensieri e creazioni che l’artista ha collezionato negli anni. Da numerose prospettive, queste fanno emergere il concetto di tempo. Attraverso l’utilizzo di materiali che esprimono visivamente il cambiamento e il decadimento, Harush racconta la condizione umana, ritratta nel suo stato di perpetua metamorfosi. È la registrazione e l’analisi dello scorrere del tempo ciò che anima le opere in mostra.

L’artista raggiunge questo scopo creando un legame metaforico tra l’esperienza umana e le opere esposte in mostra, descrivendo attraverso le loro superfici ruvide e consumate le possibili variazioni e trasformazioni che avvengono nella personale storia di ognuno. La mostra presenta due simboli molto cari all’artista e da sempre presenti nella sua ricerca. Il primo è il libro, considerato da Harush come soggetto scultoreo, adatto a diventare un oggetto in grado di diffondere bellezza, dove la parola è il mezzo principale per la sua diffusione. Il secondo simbolo che ricorre in mostra è la sedia, interpretata, anche in questo caso, come pura scultura: la sua funzionalità viene tralasciata a favore del suo potenziale scultoreo.

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Building
Via Monte di Pietà, 23
Fino al 17 ottobre 2023
Info e orari: building-gallery.com

 

Mostre a Milano, 1182 un’indagine fotografica 

mostre a Milano

Millecentoottantadue: tanti sono i metri del Ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto 2018. Quei fatidici quattro numeri hanno ispirato il progetto fotografico di Alessandro Cimmino ed Emanuele Piccardo, le cui opere sono presenti nelle collezioni del Museo MAXXI e ora visibili a Stecca3. Il ponte, simbolo di un cinquantennio della modernità del nostro Paese è improvvisamente franato e i due fotografi hanno sentito il dovere di immortalarlo, prima all’esterno e poi all’interno della cosiddetta zona rossa. La fotografia intesa come un archivio delle emozioni per fissarle nelle coscienze collettive. 1182 è un progetto che è stato interamente autofinanziato dagli autori in quanto lo hanno sentito come un lavoro eticamente necessario sulla memoria di un luogo teatro di una catastrofe.

L’esito del progetto è un libro edito dalla casa editrice plugin, con un’introduzione dell’architetto Stefano Boeri e un saggio dello storico della fotografia e docente IUAV, Angelo Maggi. Il progetto fotografico è iniziato nel settembre 2018 e si è concluso nel dicembre 2019 con la ricognizione fotografica all’interno del deposito dei frammenti dell’opera di Morandi, che costituiscono le prove dell’inchiesta della Procura della Repubblica, accatastati come una opera di Gordon Matta-Clark. La fotografia come misura della relazione tra l’infrastruttura e la Val Polcevera, una valle di servizio che ha sempre ospitato, fin dal XIX secolo gli insediamenti industriali pesanti e oggi aperta a una nuova rinascita. Il lavoro di Cimmino e Piccardo ha cercato di ricucire un luogo ferito, riabituando la comunità a rapportarsi con il vuoto e con un nuovo paesaggio visivo.

Stecca3, centro socioculturale
Via G. De Castllia, 26
Fino al 31 luglio 2023
Info e orari: lastecca.org

 

Mostre a Milano, Dance me to the end of love 

mostre a Milano

Il Padiglione di arte contemporanea ricorda il trentennale della strage di via Palestro avvenuto il 27 luglio 1993: un atto di devastazione che ha danneggiato la struttura, deviato lo scorrere della storia italiana e sconvolto sconvolto per sempre la vita di molte persone. L’edizione di PERFORMING PAC Estate 2023 è, infatti, dedicata al rapporto tra arte contemporanea e memoria storica: l’idea è di raccontare, grazie a video, fotografie, installazioni, performance e una piccola mostra “flashback” con i materiali dell’Archivio del PAC, come l’arte contemporanea tratti la memoria non in quanto conoscenza della storia fine a se stessa, ma in quanto nesso, significativamente ed emotivamente carico, vissuto fra soggetti e vicende che trascendono la loro singolarità.

In mostra, le opere di nove artisti: Maja Bajevic, Yael Bartana, Christian Boltanski, Maurizio Cattelan, Clemencia Echeverri, Miguel Gomes, Douglas Gordon, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Giulio Squillacciotti. Il concept intende rileggere la mostra di Christian Boltanski, 6 septembres, curata da Jean-Hubert Martin proprio al PAC nel 2005 che analizza il concetto di “tempo”, che inesorabilmente fluisce e in cui la memoria e il ricordo divengono i segni, le tracce, del fragile e instabile passaggio dell’uomo. Il titolo, invece, Dance me to the end of love, è una citazione da una canzone di Leonard Cohen del 1984, ispirato al dramma della Shoah. Il brano parla di alcuni musicisti costretti a suonare nei lager, accanto ai forni crematori mentre i loro compagni morivano. Inconsapevoli che il loro destino sarebbe stato lo stesso. La mostra è visitabile dall’11 luglio.

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro, 14
Fino al 10 settembre 2023
Info e orari: pacmilano.it

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