Il cantautore milanese Matteo Borghi pubblica il nuovo singolo Adios, un brano che professa l’importanza di essere liberi al giorno d’oggi: «La tendenza al giudizio di ciò che non comprendiamo è ancora tanta – racconta a Mi-Tomorrow – perché il diverso ha sempre una colpa. Piuttosto che avere curiosità, si ha paura di non comprendere ciò che è differente da noi. Ho sempre vissuto libero da preconcetti e pregiudizi e anche questo mi ha aiutato a sentirmi libero nella musica».
Da qui, anche il suo approccio al gospel milanese: «Ho coltivato le mie inquietudini musicali in oratorio ad Arluno, alle porte dell’alto milanese, per poi approdare al primo coro gospel messo in piedi in corso Buenos Aires grazie a Beatrice Senigallia: qui ho imparato il peso delle parole in musica. Cantare è pregare due volte: pensando a ciò che si canta, si accarezza l’anima di chi ti sta ascoltando».