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20. 04. 2024 01:43

La carica degli antiquari: a Milano torna AMART

Al Palazzo della Permanente, fino a domenica, è tempo di AMART. Dopo due anni torna uno degli appuntamenti dagli appassionati

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Due brocche e bicchieri di vetro. «Niente plastica, non capitava più dagli anni Sessanta. Vuol dire che siamo nel posto giusto». Vittorio Sgarbi, alla conferenza stampa di AMART, la Mostra degli Antiquari Milanesi allestita al Museo della Permanente  di Milano (fino a domenica 31 ottobre, orario continuato dalle 11.00 alle 21.00) ha subito notato una di quelle particolarità che fanno la differenza.

Amart torna dopo due anni di silenzio

Dopo due anni di silenzio, ecco che ritorna uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati del settore. E lo fa in grande stile come si confà sia all’ambiente (Palazzo della Permanente, gioiello in stile neoclassico dell’architettura del capoluogo lombardo che ospita collezioni d’arte tra le più pregevoli) sia nel rappresentare i 70 espositori italiani che significano una ricca panoramica di dipinti, sculture, mobili, argenti, tappeti, maioliche, ceramiche e porcellane, gioielli e orologi. Quest’anno l’antiquariato si accosta al design, amato dai giovani, dagli architetti e designer di interni più apprezzati del panorama internazionale.

I protagonisti di questa nuova edizione

Undici protagonisti eccellenti dell’Architettura e del Design internazionale “ci mettono la faccia”. Per comunicare con chiarezza questo concetto, hanno accettato di farsi fotografare con un oggetto antico: dopo il progetto di comunicazione dell’anno scorso che mostrava generazioni diverse (genitori e figli, nonni e nipoti oppure giovani fratelli e amici) a significare un legame con la tradizione e un desiderio di futuro per una forma d’arte che trova sempre più spazio nelle case dei giovani, quest’anno i testimonial di AMART sono Nicolò Castellini Baldissera, Gaia Chaillet Giusti, Aldo Cibic, Terry Dwan, Massimo Iosa Ghini, Massimiliano Locatelli, Fabio Novembre, Palomba-Serafini, Filippo Perego, Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli, Verde Visconti.

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«Anche quest’anno AMART è un percorso di dialogo a più voci – dice Michele Subert Vicepresidente di AMART – Gli architetti e i designer che hanno accettato di essere nostri testimonial rappresentano la più autentica dimostrazione del valore di una professione, quella dell’antiquario, che ha radici nel passato ma che è sempre più rivolta al futuro».

In concomitanza con AMART 2021, fino ad oggi, è in calendario MOG (Milano Open Galleries), evento collaterale che promuove esposizioni, incontri che le 40 gallerie che hanno aderito, divise idealmente in due zone contrassegnate da due colori Magenta e Ottanio.

Le “zone” dell’antiquariato (Brera, via Pisacane/Porta Venezia, Quadrilatero) accoglieranno i visitatori con le gallerie aperte dalle 11.00 alle 19.00: dalle visite guidate ai talk di esperti su singole opere fino agli aperitivi e alle degustazioni, in una festa continua che vuole celebrare l’attualità dell’arte antiquaria.

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