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19. 04. 2024 16:25

All’Elfo Puccini torna Alice Underground: «Uniamo il teatro ai cartoni animati»

All’Elfo Puccini torna il grande successo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia

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Ferdinando Bruni e Francesco Frongia portano il pubblico del Teatro Elfo Puccini nel mondo visionario di Alice nel paese delle meraviglie con Alice Underground. Uno spettacolo che ha debuttato ormai dieci anni fa e che è stato più volte ripreso nel corso delle stagioni: «È nato quasi per caso – racconta Ferdinando Bruni – volevamo fare un altro spettacolo, ma non avendo i diritti ci è venuta la folle idea di virare su Alice e fare un cartone animato a teatro».

Alice Underground raccontato da Ferdinando Bruni

Come è strutturato lo spettacolo Alice Underground?
«Io ho preparato circa 400 disegni di varia natura che servono a creare il mondo di Alice, Francesco Frongia li ha poi animati. Abbiamo creato un dispositivo formato da tre grandi pannelli bianchi su cui vengono proiettate le immagini animate. Gli attori vengono inglobati a tal punto che diventa difficile distinguere l’attore dal disegno».

Alice fa venire in mente Disney, voi invece vi siete basati sui romanzi di Carroll. Che caratteristica hanno?
«L’Alice di Disney è molto edulcorata, in realtà il viaggio di Alice a tratti è anche inquietante, è un viaggio di crescita di una bambina che scopre il mondo degli adulti e le sue contraddizioni. Un libro molto profondo a volte ironico e tagliente che smaschera le ipocrisie degli adulti. Si può leggere su tanti livelli, da quello superficiale a quello psicanalitico proprio come il nostro spettacolo».

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Alice Underground è uno spettacolo rivolto anche ai bambini?
«Piace ai bambini così come agli adulti. Il meccanismo dello spettacolo è molto affascinante e inedito. Importante il ruolo della musica. Abbiamo scelto musiche di band inglesi della fine degli anni ’60 come i Beatles, i Rolling Stones, i Roxy Music. Tutto un mondo che in qualche modo è legato alla visione surreale di Lewis Carroll».

Dopo il lockdown è tornato l’entusiasmo per il teatro?
«Stiamo riscontrando degli ottimi risultati, spesso il teatro è pieno con gente in lista d’attesa. Il pubblico torna perché ha molta voglia di riprendere contatto con il teatro e con le altre persone. C’è anche una saggia prudenza, molti spettatori tengono la mascherina perché si sentono più protetti».

Il covid è ancora un grosso problema per gli attori?
«Noi purtroppo dobbiamo fare una vita molto ritirata perché basta un attore positivo e tutto è costretto a fermarsi per almeno una settimana. L’anno scorso abbiamo perso metà tournée de Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte perché quasi tutti gli attori sono risultati positivi e abbiamo dovuto fermarci. Si tratta anche di grosse perdite economiche. Quest’anno la situazione sembra più tranquilla ma è sempre necessaria la prudenza».

Quanto pesa l’aumento del costo dell’energia?
« Il costo delle bollette ci ha colpito in modo violentissimo. Abbiamo appena fatto un controllo e constatato che ora paghiamo il quadruplo rispetto a due anni fa. Noi abbiamo bilanci sani ed efficienti, ma questa spesa non si poteva prevedere. Trovare risorse per un aumento di spesa di 200-300 mila euro non è semplice, non bastano gli incassi per risolvere questo problema e se si protrae mette a rischio la stessa apertura dei teatri. Il governo è nuovo, non possiamo ancora giudicare questo ministro, ma ci aspettiamo che ci sia una sensibilità nei confronti di questo gravissimo problema».

Quali sono gli appuntamenti per il prossimo anno?
«Il 2023 è un anno importante perché celebriamo il 50° anniversario della nostra fondazione. Riprenderemo una serie di spettacoli a cui siamo molto affezionati come Il seme della violenza, Rosso e Il vizio dell’arte. Poi ci sarà un importante spettacolo che aprirà la prossima stagione ma non possiamo ancora anticipare nulla».

dal 13 dicembre all’8 gennaio
Replica speciale il 31 dicembre
Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33, Milano
Biglietti: da 16,50 euro su elfo.org

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