11.7 C
Milano
26. 04. 2024 17:56

Da manager a scrittrice: la Legittima Difesa di Carla de Bernardi

Più letti

Carla de Bernardi è un’affermata scrittrice. Ha al suo attivo numerosi libri, da qualche giorno è uscito Legittima Difesa, edito da Bolis Edizioni, un noir ambientato a Milano dove il commissario Virgilio Moretti deve risolvere un caso di omicidio tra intrighi e innumerevoli sospettati. Carla è anche una famosa fotografa, un’infaticabile camminatrice, ha percorso numerosi camminamenti: la Via Francigena, il Cammino di Santiago, il Cammino di Araganese e il Cammino di Assisi.

Infine, è la presidente dell’associazione Amici del Monumentale che si occupa della conservazione e della tutela dell’immenso patrimonio artistico che è all’interno del grande cimitero. Per molti anni ha curato l’immagine di molti hotel che con i suoi scatti sono stati resi ancora più affascinanti, questa passione forse nasceva dal fatto che era nata proprio in un hotel, ai tempi i genitori risedevano ad Alessandria d’Egitto presso l’Hotel Cecil che ospitò personaggi come Al Capone e Winston Churchill.

Com’è avvenuta la metamorfosi?

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

«E’ stato facile anche se involontario e doloroso, dopo dieci anni di lavoro molto interessanti e stimolanti è arrivata una dirigente rampante che ha usato lo spoiler system per sistemare i suoi protetti e mi ha estromesso. Per riprendermi sono partita a piedi prima per Roma sulla Via Francigena, poi per Santiago sul Cammino francese dove ho scritto il mio primo libro Contare i passi. Da allora non ho più smesso di scrivere: ora ho all’attivo due diari di viaggio, un romanzo d’amore, tre libri sul Cimitero Monumentale e quest’ultimo».

Se dovesse descrivere la sua scrittura con tre aggettivi come la definirebbe?

«Rapida, accurata, garbata. Almeno spero».

E come donna come si descriverebbe?

«Decisa, generosa, coraggiosa ma un po’ inconcludente. Sembra una contraddizione, no? Ma è così».

Legittima Difesa è la sua ultima fatica letteraria in uscita in questi giorni. Lo consiglia perché?

«Perché la storia ti “acchiappa”, e ne ho avuto conferma dai miei primi lettori, hai voglia di vedere come va a finire e perché, pur essendo un giallo, ha risvolti psicologici e direi persino filosofici. Poi c’è tanto di Montisola».

C’è anche Milano?

«Ci sono alcuni luoghi emblematici, come il Cimitero Monumentale».

Molti gli aneddoti e i riferimenti artistici e storici: necessità letteraria o passione?

«Entrambe le cose. Fin da adolescente ho amato l’arte e la cultura in generale, questo grazie alle mie insegnanti e ai miei genitori che erano persone colte, ma senza pedanteria».

L’autore e il libro che ha più amato?

«Da fanciulla sono stata “presa da incantamento” per Gide e tutti i suoi libri: da La porta stretta a Sinfonia pastorale, ma soprattutto dai Nutrimenti terrestri, che hanno spalancato una porta sull’inquietudine che poi non si è mai più richiusa, creandomi non pochi problemi esistenziali».

Chi altri?
«Ho amato molto Kafka, Schnitzler, Jane Austen, Dickinson, Tolstoj. Tra i giallisti contemporanei adoro Fred Vargas, i suoi dialoghi sono spettacolosi».

E quello che avrebbe voluto scrivere?

«La trilogia di Marsiglia di Jean-Claude Izzo, di cui in Legittima difesa riporto un breve brano: si tratta di un noir mediterraneo, una meraviglia».

Ci sarà un seguito di Legittima Difesa?

«Lo sto già scrivendo ricominciando da un colpo di scena che si verifica alla fine».


www.mitomorrow.it

www.facebook.com/MiTomorrowOff/

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...