APPLES
Il cinema greco è tra i più interessanti e originali degli ultimi anni, lo sappiamo. Gran parte del merito va al genio di Yorgos Lanthimos, senza dimenticare i suoi “allievi”: dopo Makridis – autore dell’ottima commedia nera Miserere – è il turno di Christos Nikou.
La sua opera prima, Apples, è stata presentata in Orizzonti al Festival di Venezia 2020 e merita grande considerazione. Nel mezzo di una pandemia globale che causa un’improvvisa amnesia, Aris si ritrova coinvolto in un programma di recupero pensato per aiutare i pazienti che non sono stati reclamati da nessuno a costruirsi una nuova identità.
L’uomo di mezza età svolge i compiti prescritti dagli esperti, così da potersi creare dei nuovi ricordi e documentarli con una macchina fotografica. Tornato a una vita normale incontra Anna, a sua volta inserita in un programma di recupero… Nikou racconta una società di persone sole, prive anche della tecnologia, un mondo distopico in cui ironia e angoscia sono un tutt’uno.
Un racconto originale e tagliente, esattamente sulla scia di Lanthimos (Nikou è stato suo assistente alla regia). Senza dubbio un esordio di alto livello.
- Data: 31 marzo
- Paese: Grecia/Polonia/Slovenia
- Durata: 90 minuti
- Piattaforma: MioCinema
- Regia: Christos Nikou
- Genere: drammatico
- Voto: 7
SULLA STESSA ONDA
Anche l’Italia ha il suo Colpa delle stelle, ma non è necessariamente una notizia positiva. L’ultima produzione italiana targata Netflix è Sulla stessa onda, opera prima di Massimiliano Camaiti, teen drama sulla malattia ambientato nella bellissima Sicilia.
Il film racconta la storia di Lorenzo (Christian Roberto), giovane istruttore di vela, e di Sara (Elvira Cammarone), sua allieva. Tra loro scoppia l’amore, ma qualcosa cambia dopo la fine del corso di vela: i due si ritrovano a Palermo, ma Sara diventa sfuggente e inizia ad allontanarsi dal 17enne.
Determinatissimo, Lorenzo incontra il padre di Sara, che gli confessa che la figlia è malata, affetta da una distrofia degenerativa. Una notizia choc, ma l’amore di Lorenzo lo porta ad avere un’idea folle e romantica: iscriverla alla regata regionale, per gareggiare insieme e vivere un’esperienza indimenticabile…
Le interpretazioni sono di buon livello, sia per quanto riguarda i giovani protagonisti che per gli attori più esperti, pensiamo alla sempre ottima Donatella Finocchiaro, ma è la narrazione il grosso problema di Sulla stessa onda.
Nonostante i possibili spunti offerti dalla trama, il film si perde, cade nei clichè del genere, non riesce a tracciare un solco. Buona la regia di Camaiti, ottima la colonna sonora con le musiche originali di Yakamoto Kotzuga.
- Data: 25 marzo
- Paese: Italia
- Durata: 99 minuti
- Piattaforma: Netflix
- Regia: Massimiliano Camaiti
- Genere: drammatico
- Voto: 5
COSA SARÀ
Tra i migliori sceneggiatori che il nostro Paese può vantare, Francesco Bruni si conferma anche ottimo regista. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Cosa sarà è una commedia declinata in agrodolce fortemente autobiografica, che ripercorre l’esperienza della malattia con cui il regista ha dovuto fare i conti nel 2017.
Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart) affronta una fase di stallo della sua vita: i suoi film non hanno successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto, mentre la moglie Anna (Lorenza Indovina), dalla quale si è recentemente separato, sembra avere già qualcun altro accanto.
Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia e, accompagnato da una tenace ematologa, inizia un percorso a ostacoli verso la guarigione… Una storia di malattia ma anche un viaggio verso la rinascita, tra paura e speranza.
Il protagonista, interpretato da un Kim Rossi Stuart in stato di grazia, impara a fare i conti con le proprie debolezze – esattamente come in Scialla! e Tutto quello che vuoi – e proprio le debolezze diventano dei punti di forza. Si ride e si piange, ma soprattutto si riflette. In anni difficili per la commedia italiana, finalmente una boccata d’aria fresca.
- Data: 27 marzo
- Paese: Italia
- Durata: 101 minuti
- Piattaforma: Amazon Prime Video
- Regia: Francesco Bruni
- Genere: commedia
- Voto: 7,5
CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE
Dalle passerelle al ring, dai set alla violenza del muay thai: la storia di Chantal Ughi è quella di un percorso di vita e di rinascita straordinario. Un viaggio raccontato ottimamente in Ciao amore, vado a combattere, diretto da Simone Manetti e vincitore di Biografilm Italia 2016.
Chantal Ughi era una modella, un’attrice, una cantante, ma la sua vita apparentemente spensierata nascondeva un passato oscuro. Per affrontare i suoi demoni ha deciso di dedicare anima e corpo al muay thai, la boxe thailandese, arrivando a vincere quattro titoli mondiali.
Dopo aver dato l’addio al ring, Chantal ha capito che c’era ancora un’ombra da affrontare e ha deciso di tornare a lottare. Questa volta per affrontare il più temibile dei nemici, se stessa…
La macchina da presa segue la protagonista, la scruta e prova a carpire qualcosa, un segno, anche solo un’emozione. Emergono riflessi di un amore per un uomo sbagliato e i ricordi di un padre autoritario, ma viene a galla con forza anche la voglia di riscatto di Chantal. Manetti arricchisce il racconto con un perfetto dosaggio di diari personali e materiali d’archivio, consegnando allo spettatore un documentario ricco di sentimento.
- Data: 25 marzo
- Paese: Italia/Thailandia
- Durata: 74 minuti
- Piattaforma: IWONDERFULL
- Regia: Simone Manetti
- Genere: documentario
- Voto: 6,5