Bartolini al Mudec, l’evoluzione del tristellato

Bartolini al Mudec
Bartolini al Mudec

«Guadagnare una stella è prestigioso, ma non cambia nulla a livello organizzativo perché arriva come riconoscimento di un lavoro già fatto. Imprenditorialmente le stelle sono un valore. Dal momento in cui ho ottenuto le due stelle al Bartolini al Mudec sono aumentate le richieste di collaborazioni all’estero». Così Enrico Bartolini, in un’intervista rilasciata qualche mese fa al sito di Ambasciatori del Gusto, parlava del valore delle 6 stelle fin a quel momento assegnate dalla Guida Rossa Michelin ai suoi ristoranti di Milano, Venezia, Bergamo, Castiglione della Pescaia in Toscana e Cioccaro di Penango nel Monferrato.

Enrico Bartolini
Enrico Bartolini

Da qualche giorno le stelle che brillano sulla galassia gastronomica di Bartolini sono diventate 8 perché nella Guida 2020 il Glam di Palazzo Venart a Venezia ha ricevuto la sua seconda stella e, soprattutto, l’Enrico Bartolini al Mudec, il locale aperto dal cuoco toscano al terzo piano del Museo delle Culture di via Tortona nell’aprile del 2016, ha ricevuto la terza stella diventando l’undicesimo tristellato italiano.

Un risultato importante per Bartolini e prestigioso per la città orfana di un tristellato da quando, nel 1993, Gualtiero Marchesi trasferì la sede del suo locale – il primo ristorante italiano a ottenere nel 1986 il massimo riconoscimento – da via Bonvesin de la Riva ad Erbusco.

«È un onore aver riportato le tre stelle a Milano, città che per me è sempre stata così amata e, al tempo stesso, così temuta», ha spiegato il cuoco che da bambino voleva seguire le orme del padre e fare scarpe. «Milano è in fermento, è creatività. Qui le paure iniziali sono diventate stimoli e, per questo, ho stabilito il mio quartier generale al Mudec», aggiunge Bartolini che proprio a Milano mette a punto le idee e i progetti per tutti i suoi ristoranti.

«Un risultato così non si pianifica: si ambisce da sempre, ma non ce lo si aspetta mai: mi sento come se avessi vinto un oro olimpico», aggiunge lo chef che, molto pragmaticamente, ha sempre messo al centro del suo lavoro etica e rispetto. «Come nello sport ai massimi livelli, ci si deve allenare ogni giorno, con fatica e sacrificio, senza mai perdere di vista la visione generale», continua l’ideatore del risotto alle rape rosse con salsa al gorgonzola, piatto che in versione “Evoluzione” è servito nel tristellato milanese a 40 euro. Menù degustazione da 180 a 225 euro.

Bartolini al Mudec
Via Tortona 56, Milano
Terzo piano
Dalle 12.30 alle 14.30
e dalle 19.30 alle 22.39
Chiuso domenica e lunedì a pranzo
Info: enricobartolini.net


www.mitomorrow.it