Il Comune di Milano ha raggiunto un accordo con la piattaforma AirBnb per promuovere affitti a canone concordato in città. A darne l’annuncio l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran e l’assessore alle politiche sociali Gabriele Rabaiotti.
I vantaggi degli affitti a canone concordato
Il progetto presentato dalla piattaforma AirBnb prevede la creazione di una pagina dedicata sul proprio sito dove gli host pootranno trovare due template relativi agli affitti a canone concordato (1-18 mesi oppure 6-36 mesi per gli studenti).
Negli ultimi anni il Comune ha stipulato circa 1.600 contratti del genere. I vantaggi della formula sono numerosi sia per inquilini che proprietari: i primi risparmiano sul canone versando una somma inferiore al 30% rispetto alla media del mercato, mentre i secondi usufruiscono di incentivi e agevolazioni fiscali e tributarie (riduzioni Imu, cedolare secca e contributo una tantum fino a 2.000 euro).
«La pandemia ha cambiato le dinamiche di domanda e offerta abitativa a livello mondiale, creando l’esigenza di pensare a nuove strategie attraverso il dialogo tra pubblico e privato — ha spiegato Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica —. Le istituzioni devono essere più dinamiche, le piattaforme che hanno rappresentato l’innovazione dello scorso decennio possono implementare i propri servizi adattandoli al prossimo. Questo accordo nasce proprio con questo obiettivo, e dalla consapevolezza che il tema dell’abitare sarà centrale nei prossimi anni in una città che vuole accogliere tutti».