Da alcuni giorni rimbalza sul web la proposta di intitolare a Giulio Regeni, il ricercatore assassinato in Egitto nel 2016, la via in cui è presente l’ambasciata egiziana a Roma. Un’iniziativa che però non sembra trovare il favore dei genitori del ricercatore.
I genitori di Giulio Regeni: «Non è il tempo della memoria»
«Così leggeranno il suo nome su tutti i documenti e non verrà dimenticato. Da via Timavo a via Giulio Regeni: Sarebbe bello, magari così si sveglia la dignità di qualcuno», hanno scritto in rete i promotori dell’iniziativa. Tuttavia i genitori di Giulio Regeni non sono interessati a vie o targhe per il proprio figlio, ma piuttosto a che continui la ricerca della verità sulla sua morte.
«Non vogliamo che i comuni deliberino affissioni di targhe (che per altro avrebbero da attendere i 10 anni di legge). Vogliamo semmai che espongano striscioni gialli con la scritta impegnativa “verità per Giulio”. Non è il tempo della memoria»,è stata la risposta di mamma Paola e papà Claudio.
Nonostante l’andamento del processo sull’omicidio (lo scorso 14 ottobre gli imputati egiziani sono stati rimandati per mancanza di prove) la famiglia è più che mai decisa a continuare la propria battaglia.