La semplice pulizia con l’idropulitrice non risulterà sufficiente per rimuovere la vernice gettata da alcuni attivisti di Ultima Generazione il 15 novembre sul monumento dell’Arco della Pace; altrettanto probabile è la necessità di un restauro e di tempi più lunghi per la completa ripulitura della superficie.
Arco della Pace, la pulizia
Il Comune di Milano ha infatti comunicato tale valutazione dopo un’attenta analisi dei danni in un sopralluogo cui hanno partecipato gli uffici della soprintendenza della Città Metropolitana di Milano e i tecnici del Nuir, con l’intervento dell’ufficio della Soprintendenza, dopo il sopracitato blitz ambientalista.
Arco della Pace, le parole di Sala
Inizialmente, il danno sembrava riassumersi in vernice facilmente cancellabile: il Sindaco di Milano Beppe Sala lo aveva fatto sapere nella conferenza stampa di presentazione della mostra “Piero della Francesca. Un capolavoro riunito”. Un’analisi più attenta ha però smentito questa prima ottimista valutazione.
Arco della Pace, gli attivisti
Nel frattempo, i sette attivisti che hanno effettuato il gesto vandalico – cinque donne e due uomini tra i 19 e i 42 anni – sono stati denunciati e indagati dalla polizia per imbrattamento. Il blitz è stato eseguito alle 16 quando gli attivisti ecologisti hanno lanciato getti di vernice sul monumento utilizzando un estintore. Subito dopo, i responsabili sono stati bloccati dagli agenti e condotti in questura, nonostante alcuni di loro avessero cercato di resistere incollandosi alla pavimentazione del monumento.