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26. 04. 2024 02:11

Il Tribunale obbliga il Comune a riconoscere il bimbo di Milano con due papà

La storia del bimbo di Milano con due papà finisce sui banchi di Tribunale: ecco cosa ha deciso il giudice

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Giunge il lieto fine per la storia del bimbo di Milano con due papà: il Tribunale ha condannato il Comune a riconoscere l’adozione alla coppia gay. Tutto era iniziato durante la pandemia, quando il piccolo, figlio di un milanese ed un americano era nato negli States attraveso la maternità surrogata.

Bimbo di Milano con due papà: la vicenda

Dopo alcune settimane dalla nascita il papà italiano era tornato nel capoluogo meneghino con l’intento di portare a breve anche il compagno ed il bambino in Italia. Purtroppo a causa dei lockdown e delle lungaggini burocratiche inasprite dalla pandemia, le pratiche di riconoscimento del piccolo si sono protratte.

Inoltre i due papà si sono scontrati con il vuoto legislativo sul tema dell’adozione alle coppie omosessuali maschili. Infatti, il Comune di Milano dal 2018 riconosce la genitorialità solo alle coppie lesbiche con figli ottenuti grazie alla fecondazione eterologa effettuata all’estero. Tuttavia, a partire dal 2020, in seguito ad una sentenza della corte di Cassazione, è stata riconosciuta “l’adozione in casi speciali” come via privelegiata per il riconoscimento delle coppie omosessuali.

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Stepchild adoption, il rischio di figli di serie A e B

Questa procedura prende il nome di “stepchild adoption“, ma per essere attuata deve essere seguito un lungo iter che può richiedere mesi se non anni. Innanzitutto è necessario un ordine del giudice seguito da un’istruttoria dei servizi sociali. Inoltre, prevede diritti e doveri limitati rispetto alla piena genitorialità. In pratica il Comune di Milano ha riconosciuto dal 2020 i figli delle coppie gay esclusivamente attraverso questa modalità, creando in un certo senso figli di serie A e serie B.

Proprio per evitare di vedersi riconosciuti meno diritti, i protagonisti della storia del bimbo di Milano con due papà hanno presentato ricorso in Tribunale ottenendo l’auspicata vittoria.

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