Si terrà domani, martedì 12 settembre, la votazione in aula regionale della mozione contro l’entrata in vigore dei regolamenti per la “Carriera alias”. Si tratta di uno strumento che consente di abbinare all’identità anagrafica un’identità pseudonima da usare in ambito scolastico su tutti i documenti interni non ufficiali, ciò per favorire la scelta del nome con cui più si identifica chiunque stia attuando un processo di transizione di genere.
Carriera alias, lo strumento
Quello della carriera alias è uno strumento atto a favorire una maggior inclusività nelle scuole, e che può portare anche ad una riduzione del tasso di abbandono scolastico da parte delle persone di genere non binario e trans.
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Carriera alias a scuola
Sono già almeno 29 le scuole secondarie di secondo grado in Lombardia che hanno democraticamente votato ed accolto il regolamento delle carriere alias all’interno dei propri istituti. Tali istituti si sono visti recapitare una mail da Pietro Macconi, consigliere Fratelli d’Italia in Lombardia, nella quale le carriere alias sono descritte come un’innaturale ideologia volta alla fluidità di genere. In allegato anche la mozione voluta da Fratelli d’Italia inizialmente calendarizzata il 4 di luglio e rinviata a martedì 12 settembre.
Carriera alias, la conferenza e il presidio
Il Comitato coordinamento carriere alias Lombardia, non si è fatto attendere e ha svolto questo pomeriggio una conferenza stampa, seguita da un presidio davanti a Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale. «Sono diritti non capricci», ovvero lo slogan usato per la conferenza stampa, ci spiega Sveva Pontiroli della rappresentanza studentesca, è la frase detta da una professoressa di un liceo di Milano inizialmente contraria ad approvare le carriere alias e che poi si è ricreduta sul tema. Chissà se si ricrederanno anche in Regione.