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12. 05. 2024 09:00

Come cambiano i centri anziani di Milano

Ogni giorno offrono a 14mila persone un’opportunità per non sentirsi soli

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C’è una grossa novità per chi non è più giovane, ecco infatti come cambiano i centri anziani di Milano. Ad annunciarlo è stato Lamberto Bertolè, attuale Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano. Il quale ha fatto una premessa: «I 29 Centri Socio Ricreativi Culturali (CSRC), comunemente noti come “centri anziani“, rappresentano una ricchezza importantissima per la nostra città: ogni giorno offrono ai loro quasi 14mila iscritti opportunità di incontro, socialità, aiuto per affrontare le piccole e grandi difficoltà quotidiane. Grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione e le Associazioni di Promozione Sociale che li gestiscono, in questi anni Milano ha sperimentato una modalità unica in Italia per mettere a disposizione della cittadinanza una parte importante del proprio patrimonio immobiliare a fini sociali, culturali, ricreativi e di coesione».

Ecco come cambiano i centri anziani di Milano, le parole di Lamberto Bertolé

L’Assessore ha poi proseguito «Con il percorso di co-programmazione che abbiamo avviato in questi giorni, il Comune di Milano intende rilanciare il ruolo dei centri, agendo su diversi fronti: migliorando le modalità di gestione e ampliando le attività che i CSRC svolgono e favorendo una sempre maggiore integrazione con le realtà e i servizi del territorio che li circondano. Ciò che ci muove è, da un lato, la consapevolezza che le persone anziane nella nostra città non solo aumentano, ma soprattutto cambiano i loro bisogni, a partire dalla crescente solitudine; dall’altro, che i Centri e la loro esperienza rappresentano un patrimonio immenso per tutto il sistema di welfare territoriale, che va valorizzato appieno».

Centro Anziani di Milano, il comitato Labriola
Centro Anziani di Milano, il comitato Labriola

L’invecchiamento attivo e il ruolo dei centri anziani di Milano

Prosegue ancora Bertolé: «L’orizzonte cui guardiamo è quello dell’invecchiamento attivo, della solidarietà inter-generazionale, del “senior housing” inteso come sistema che consenta alle persone di vivere autonomamente il più a lungo possibile con il progredire dell’età. Ringrazio dunque tutte le APS e le altre realtà del terzo settore e universitarie che si sono messe a disposizione per ragionare con noi su come affrontare assieme questa difficile ma fondamentale sfida».

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Le molte attività dei centri anziani di Milano

I Centri Socio Ricreativi Culturali (CSRC) per il tempo libero, conosciuti come centri anziani a Milano, sono servizi dedicati al benessere, all’aggregazione della popolazione e alla partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine alla vita associativa. Tra le molte attività praticate, si va dai momenti ricreativi come  ballo, giochi, intrattenimenti musicali e quant’altro a eventi culturali e informazione come gite, conferenze, visite guidate, spettacoli teatrali e cinematografici a condizioni molto vantaggiose. Ma anche attività sportive come corsi di ginnastica dolce, yoga, campi di bocce e quelli di informatica, lingue straniere, filodrammatica, coro, découpage. Oltre, ovviamente, a pranzi sociali e merende con il contributo dei soci volontari. I Centri Socio Ricreativi Culturali sono aperti a tutti i cittadini che hanno compiuto i 55 anni di età.

 

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