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Milano
20. 04. 2024 09:02

COOPI Meeting: guerra, fame, crisi energetica e povertà, se ne discute a Milano

L’appuntamento vedrà coinvolti cooperanti da 26 paesi del mondo

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Si chiude oggi, con una tavola rotonda aperta al pubblico, il COOPI Meeting di Milano, una settimana (dal 24 al 29 ottobre) in cui 100 cooperanti provenienti da 26 Paesi del mondo fanno il punto e discutono esperienze e prospettive su come affrontare povertà, fame e instabilità nel contesto delle crisi legate a conflitti, cambiamento climatico e pandemia. E questo a pochi giorni dalla Cop27, che si aprirà il 7 novembre in Egitto, in Africa, regione che ha la minor capacità di adattamento climatico e la maggior percentuale di persone che soffrono la fame. 

COOPI Meeting di Milano, oggi la tavola rotonda conclusiva 

La tavola rotonda “Il Futuro prossimo: la cooperazione internazionale ai tempi delle crisi globali” è in programma dalle 10 alle 12 al Palazzo delle Stelline di Milano, in corso Magenta 61, e potrà essere seguita anche in diretta streaming. Partecipano l’esperto di aiuto pubblico allo sviluppo, Luca De Fraia (segretario generale aggiunto di ActionAid Italia); l’esperto di sistemi alimentari sostenibili in Africa, Stefano Corsi (docente di Economia agraria all’Università degli Studi di Milano); e Marco Zupi, direttore scientifico del CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale. Modera il giornalista Elio Silva, già caporedattore Il Sole 24 Ore.

I numeri di un evento mondiale 

Oltre 100 protagonisti della cooperazione internazionale provenienti da 26 Paesi si sono radunati per l’undicesima edizione di COOPI Meeting, raduno internazionale annuale di COOPI – Cooperazione Internazionale, organizzazione fondata nel 1965 da padre Vincenzo Barbieri. Al centro del dibattito gli effetti combinati della pandemia da Covid-19, della guerra in Ucraina e dei conflitti, della crisi energetica e del cambiamento climatico, così come la sicurezza alimentare e la povertà in Italia e nel mondo, con focus sui finanziamenti necessari a contrastare le crisi globali e assicurare la cooperazione internazionale. Oltre agli ospiti, a fare il punto in approfondimenti e gruppi di lavoro, vertici e soci di COOPI, coordinatori, responsabili e cooperanti. Sono circa 60 le persone provenienti dall’Italia, 50 da 25 altri Paesi (Siria, Iraq, Giordania, Libano, Tunisia, Libia, Mali, Burkina Faso, Gambia, Nigeria, Senegal, Niger, Mauritania, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Kenya, Etiopia, Somalia, Sudan, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia, Colombia).

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